Il Cacciatore di Corte: una vita ribelle nell’Europa del Seicento
In Biblioteca Civica di Trento la presentazione del romanzo storico di Serena Luzzi
È in programma giovedì 10 marzo alle 17.30 nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale di via Roma la presentazione del libro Il Cacciatore di Corte. Una vita ribelle nell’Europa del Seicento (Laterza 2021). Sarà presente l’autrice, Serena Luzzi, docente di storia moderna presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trento, in dialogo con Franco Cagol, archivista presso l’Archivio storico del Comune, e Roberto Pancheri, storico dell’arte presso il Castello del Buonconsiglio.
Il libro, pur in forma di romanzo, racconta una vicenda che ha una solida base storica ed è il frutto di una lunga ricerca svolta dall’autrice, che ha studiato le fonti archivistiche conservate nella biblioteca e nell’archivio storico del Comune.
Il romanzo ripercorre la vita e le vicende di Ferdinando Carlo Thun di Croviana, l’aristocratico ribelle, che alla fine del Seicento preferì una vita avventurosa e ribelle alle pressioni familiari e alle convenzioni sociali.
Una gravidanza indesiderata, un matrimonio riparatore detestato, la fuga a Parigi, le nuove nozze che lo trascinano nella bigamia, il rientro sofferto in patria e la doppia vita tra Salisburgo e la Francia, e l’irruzione violenta della guerra, la dura prigionia nelle carceri di Re Sole, un quaderno di stoffa cucito alla Bastiglia, lettere incise nella pietra e lettere d’amore, un’amicizia proibita nel chiuso della cella, tre figli bastardi e un’eredità vuota.
Questi sono all’incirca gli ingredienti della vita del conte Ferdinando Carlo Thun di Croviana – il cacciatore di corte –, figlio della migliore aristocrazia trentino-tirolese, destinato a una carriera militare o forse ecclesiastica e travolto infine da una relazione illecita, dalla guerra, dalle sue stesse scelte ribelli: una vita ingarbugliata e per molti aspetti inverosimile, degna di un romanzo di Dumas. Il contesto è quello di fine Seicento, dove le guerre marcano un’Europa in crisi.
Con il conte Thun sul palcoscenico si presentano altri uomini e donne ribelli – laici e ecclesiastici – che cercano di sfuggire agli obblighi e ai condizionamenti del loro tempo o si vendicano come possono per un destino a cui sono stati costretti. Le trasgressioni, anche gravi, sono molte e sono molti i ribelli, a tutti i livelli della società.
C’è l’agire umano, i bisogni che si impongono ieri come oggi: sentimenti, interessi, emozioni, contraddizioni, ambiguità.
È possibile prenotare il posto telefonando allo 0461/889521 oppure scrivendo a [email protected]. Ingresso con green pass rafforzato e mascherina Ffp2.