Dolomiti senza confini – Di Daniel Rogger

L’alta via ferrata dolomitica che annulla i confini, Edizioni Versante Sud

In nove impegnative tappe riunisce in un percorso circolare 12 vie ferrate e 17 rifugi alpini, superando confini provinciali, nazionali e linguistici.
Complessivamente, tra vie ferrate e sentieri escursionistici, si possono percorrere 125 chilometri e 12.000 metri di dislivello sempre immersi nelle Dolomiti, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il percorso segue le vie storiche lungo il fronte della Prima guerra mondiale.
Tenendosi lontano da strade e paesi, collega le Province italiane di Bolzano e Belluno e la Provincia austriaca del Tirolo Orientale.
Questo percorso ad anello, che si propone come un’alta via all’insegna della pace, è stato inaugurato esattamente 100 anni dopo la fine della guerra, su iniziativa di Bepi Monti (il gestore del Rifugio Carducci) e grazie al sostegno di un progetto europeo.
 
L’idea alla base è che i monti non debbano rappresentare una barriera, quanto piuttosto un luogo di incontro tra popoli, lingue e culture diversi.
Dolomiti senza confini riflette quindi l’idea di un’Europa unita e solidale, appunto senza confini.
Anche Reinhold Messner, che ha passato la sua vita a sottolineare come le montagne rappresentino un elemento di unione, è stato da subito ed è tuttora entusiasta di questa iniziativa, e ha contribuito concretamente al progetto insieme a numerosi altri sostenitori e sostenitrici.
 
La guida è corredata di carta topografica escursionistica in scala 1:25000 con le nove tappe e relative varianti. Prezzo di copertina: € 19,50.