«Vive la différence!» – Votare donna alle elezioni comunali/ 2

Seconda presentazione: Bruna Giuliani, unica donna candidata sindaco

Quando abbiamo chiesto a Bruna Giuliani se fosse disposta a posare per noi in un servizio fotografico che la presentasse nella sua femminilità, ha accettato senza riserve.
Poi, però ci ha fatto umilmente presente che c'erano delle candidate più giovani e più belle di lei.
«Solo lei si è candidata per diventare sindaco della città. Non può mancare.»

Mentre nell'atelier di Anna Gaddo le stavano facendo provare dei vestiti accuratamente scelti nei colori più vicini a quelli della Lega Nord, le abbiamo chiesto alcune parole sulla sua scelta politica.

Cosa l'ha spinta ad accettare la proposta della Lega a candidare sindaco della città di Trento?
«Occorre partire dai valori. - Ci ha detto senza esitazione. - In particolare da quelli che da sempre costituiscono la nostra ricchezza più vera e inalienabile che contraddistingue il carattere del popolo trentino, il patrimonio dei nostri avi e nel fatto di sentirci appartenere ad una comune cultura cristiana quale collante solido per sentirci ed essere comunità trentina.»

Dei valori di fondo condivisi un po' da tutti… Osserviamo.
«Non si direbbe, - sorride. - E ammesso che li condividano, dovrebbero dar seguito alle idee con le azioni.»

Per esempio?
«Beh, il primo punto del nostro programma riguarda la Sicurezza. Al di là dello slogan che tanto piace alla nostra coalizione "meno multe di giorno e più sicurezza di notte", se non fosse stato per le pressioni esercitate dalla Lega, non ci sarebbero le 12 telecamere in Piazza Dante che la giunta uscente ha fatto installare a un mese dalle elezioni.»

Lei pensa che le iniziative adottate per piazza Dante siano sufficienti?
«Lo sapremo col tempo. Di certo però su una cosa vigileremo. Non dobbiamo far traslocare gli spacciatori da una parte all'altra della città. Se toglierli da qui significa mandarli ai Solteri, abbiamo solo perso tempo.»

Su questo aspetto credo che ormai tutti i cittadini vi conoscano bene. Cosa ci può dire sugli altri punti della città? Giovani, vecchi, donne, cultura, sanità, trasporti…?
«Dobbiamo recuperare il valore sociale e aggregativo della musica e dello sport, dobbiamo pensare ai giovani, alle associazioni, ma dobbiamo anche creare un fondo di solidarietà per chi perde il posto di lavoro in questo periodo di crisi.
«I parcheggi devono essere gratuiti per i residenti in centro e per coloro che in centro sono titolari di attività. Ma dobbiamo anche costruire altri due grandi parcheggi gratuiti alle estremità della città collegati con un METRO' di superficie. Adesso sempre che tutti vogliano la metropolitana leggera ma, anche in questo, senza di noi tutto sarebbe fermo sui progetti megagalattici che non sono mai andati più in là della progettazione di massima…»

Però avete anche voi dei progetti di una certa importanza.
«Ci mancherebbe… Certo che sì! Ma si tratta di cose fattibili e senza scomodare gli architetti griffati. Non ci vorrà mica molto realizzare un complesso multimediale nella zona ex Italcementi? E lo Scalo Filzi? Li vogliamo fare un grande parco cittadino non appena lo snodo viene trasferito all'interporto. Cambierebbe la vita alla parte più popolata della città.
«L'ospedale nuovo non va rifatto altrove facendo perdere centinaia di milioni spesi da poco per ristrutturare quello esistente. Il Santa Chiara va lasciato dov'è, va raddoppiato allargandosi sulle piscine di via Fogazzaro, che ormai sono superate. La costruzione potrebbe proprio andare a scavalco della ferrovia, ospitando così una naturale stazione della metropolitana. La piscina andrebbe spostata in zona Ghiaie, dove ci sono già le principali strutture sportive cittadine…»

Ho sentito dire che volete assolutamente recuperare il Bondone.
«Sì, una vola la chiamavamo "Trento Alta". Adesso neppure la chiamano più… Noi vogliamo costruire una funivia che colleghi Trento a Vason, se vogliamo una città veramente turistica.»

Ho sentito qualcuno dei vostri candidati parlare di cremagliera fra Trento e Sardagna…
«Sì, perché chi la usa per lavoro, a volte non la prende perché c'è vento. Ma va studiata con la ristrutturazione dell'Italcementi che dicevamo.»

E l'ascensore che collega le Gallerie di Piedicastello al Doss Trento?
«Esatto, anche il Doss Trento deve tornare ai Trentini. Una volta ci portavamo i bambini nei pomeriggi d'estate…»

Nel vostro programma si parla di piccole imprese artigiane.
«Vanno incentivate con sgravi fiscali o altro, promuovendo prodotti e produttori trentini, inserendoli nelle mense scolastiche e nelle case di riposo. Le imprese artigiane, capillarmente presenti sul nostro territorio, costituiscono un termine di confronto irrinunciabile per una politica che voglia stimolare la crescita dell'iniziativa privata e rafforzare la cultura del lavoro autonomo, pilastro fondamentale della nostra cultura, nella nostra città e in provincia.
«Non è facile, ma si devono dare prospettive di sviluppo sia quantitative che qualitative perché altrimenti le imprese locali si trovano spiazzate da una concorrenza agguerrita proveniente da fuori provincia, in grado di penetrare nel nostro territorio grazie anche alle condizioni di contesto favorite dall'apparato pubblico.»

Avete pensato ai disabili e agli anziani?
«Va creato lo sportello del disabile, ma anche per le persone che hanno la semplice esigenza di avere delle risposte immediate di assistenza.
«Ma il nostro progetto più importante riguarda gli anziani. Noi vogliano un "controllo obbligatorio" sul territorio con verifiche sullo stato di salute soprattutto per le persone sole. Già che l'Amministrazione Comunale è così solerte nel chiedere "certificati di esistenza in vita" per essere sicura che qualcuno ottenga ingiusti benefici su persone morte da tempo, cerchiamo di fare in modo che non si ripeta più il vergognoso fatto dell'anziana persona morta da mesi in casa senza che nessuno se ne accorgesse…
«Per gli anziani che, a vedere i dati, grazie a Dio saranno sempre di più, bisogna cambiare strada. Vanno attivati sistemi che consentano il più possibile all'anziano di vivere la sua vecchiaia in casa, cioè lì dove ha passato gli anni più belli e creativi della sua vita, grazie ai quali la società e il Comune in particolare ha avuto benefici.
«Noi abbiamo presentato il progetto per "Over 60" in collaborazione con Daniela Fronza, che prevede l'assistenza all'anziano garantendogli in primis una migliore qualità di vita, predisponendo tutte le iniziative atte a mantenerla.»

Parliamo di donne.
«Beh, - sorride ancora con una dolcezza tutta sua. - Questo è il programma che le donne della Lega hanno fatto insieme agli uomini della Lega. Ma se parla di iniziatine propriamente dedicate alle donne, le ricordo i corsi di autodifesa per le donne… Sa è soprattutto per far nutrire una maggior autostima personale.
«Ma le donne vanno valorizzate sul lavoro dando loro possibilità di carriera introducendo nuovi criteri di part-time.»

Dobbiamo cominciare il servizio… Ha qualcosa da aggiungere?
«Ribadiamo la nostra contrarietà all'inceneritore e alla moschea. Il massimo che possiamo concedere è di adeguarsi alla volontà del popolo espressa tramite un referendum.»

Tutti i vestiti che seguono sono stati disegnati e fatti a mano dalla stilista trentina Anna Gaddo, che da un anno ormai ci mette a cortese disposizione i suoi capi unici e la passerella del suo atelier.
Collane, bracciali e spille sono stati gentilmente prestati dalla ditta Albarosa di Trento, e sono capi unici fatti con pietre semipreziose, argento laminato oro e altri materiali nobili.





Bruna Giuliani nelle foto qui sopra indossa una camicia di seta verde fantasia, con fili dorati relux, a composizione di figure quadrate. La gonna è il elegante velluto di cotone nero, con spacco vertiginoso.





Fantasia davvero solare, giusta per la primavera imminente, con toni dominanti di verde e taglio a trapezio.




Prezioso abito in seta blu fantasia, con grandi fiori fuxia intonati con la giacca in seta jaquard.




Cappa a tubino in cotone dorato, arabescato fantasia, indossabile da solo o sopra a vestitino leggero.