Eezioni comunali, una candidata sindaco per tutti: Bruna Giuliani

«La donna è più abituata ad ascoltare tutti, a cercare di accontentare tutti. Per questo sarebbe un grande passo avanti per la città se il sindaco fosse una donna, indipendentemente dal partito che rappresenta»

Il fatto che sia l'unica donna a candidare da sindaco di Trento è purtroppo una brutta presentazione per il capoluogo, che proprio per questo rende invece onore sia al partito che l'ha candidata (Lega Nord) che a lei che se l'è sentita di scendere in campo contro una torva di candidati maschi.
Si chiama Bruna Giuliani, da 14 anni è consigliere comunale, ha candidato al consiglio provinciale alle ultime elezioni, risultando la prima donna non eletta della Lega (448 voti). Suo figlio Mirko è diventato a 20 anni consigliere comunale ad Aldeno e probabilmente è il più giovane consigliere del Trentino.

Signora Giuliani, - le chiediamo. - Perché avete deciso di scendere in pista con un candidato sindaco vostro anziché appoggiare direttamente Pino Morandini?
«Perché volevano quantomeno conoscere le nostre forze, fare una verifica. Siamo appena usciti da una competizione elettorale e adesso vediamo se gli sforzi fatti sono stati assimilati o meno. Se poi si andrà al ballottaggio, ovviamente il centrodestra farà quadrato per il candidato unico.»

Una donna, l'unica candidata a sindaco.
Sorride. Il suo sorriso è caloroso, femminile, positivo. Rassicurante, e questi sono pregi propri del mondo femminile.
«Il fatto che la scelta sia caduta su una donna sta a dimostrare che la Lega ha fatto un passo più avanti degli altri partiti. La donna è più abituata ad ascoltare tutti, a cercare di accontentare tutti, a non voler prevalere a tutti i costi. Per questo sarebbe un grande passo avanti per la città se il sindaco fosse una donna, indipendentemente dal partito che rappresenta. Speriamo che la prossima volta sappiano tutti guardare un po' più in là.»

Come vede Trento il candidato sindaco Bruna Giuliani?
«Una città più aperta, più giovane, più moderna, più vivibile, più vicina alla gente, più sicura, più matura, più libera.»

Una città un po' «più» in tutto… Possiamo scendere in particolari?
«Cominciamo dai grandi progetti. Ci vuole una metropolitana di superficie che unisca Trento Nord a Trento Sud e il centro con la collina. Per migliorare il traffico cittadino bisogna che il trasporto pubblico sia davvero più conveniente di quello privato; non bisogna vietare, bisogna dare alternative convenienti. L'Ospedale Santa Chiara va lasciato dov'è, va raddoppiato portandolo ad occupare la vicina area della piscina comunale, meglio se a scavalco della Valsugana, dove potrebbe sorgere una stazione sopraelevata…»

E la piscina?
«La porteremmo in zona Ghiaie, dove già ci sono altre strutture sportive, come lo stadio e il palazzetto dello sport.»

Cosa facciamo dello Scalo Filzi?
«Un parco. La città ne ha pochi e quei pochi sono malsicuri. Un bellissimo nuovo polmone verde sconvolgerebbe un'area che adesso è solo asfalto e cemento.»

Ha parlato di parchi non sicuri. Cosa farebbe per migliorare la sicurezza?
«Si devono attivare sistemi di sorveglianza attiva e passiva, cioè con la presenza fisica delle forze dell'ordine e l'uso delle telecamere.»

Quello che ha fatto Andreatta allora va bene?
«No, per ora ha solo fatto traslocare i malavitosi. Tutte le aree vanno monitorate, la città deve essere solo dei cittadini onesti in qualunque posto.»

E per le grandi opere abbiamo finito…
«No, - sorride ancora. - Abbiamo appena cominciato. Io vorrei che il Bondone venisse recuperato, che tornasse ad essere Trento Alta

La mancanza di neve ha ridotto l'interesse ai cittadini…
«D'estate il Bondone potrebbe essere la naturale aria condizionata dei Trentini. Ma anche d'inverno, se ci fosse una funivia…»

È davvero a favore di una funivia Trento-Bondone?
«Certo. Una funivia risolverebbe il problema dei posteggi, del consumo di carburante, invoglierebbe la gente a tornare sulla montagna della città. Una volta i bambini venivano portati lassù… Adesso sono pochi i giovani che frequentano il Bondone.»

Senta allora, che ne direbbe di un pubblico ascensore che collega le Gallerie della Memoria di Piedicastello sul top del Doss Trento?
«Sarei pienamente d'accordo, perché anche il Doss Trento è stato portato via alla città, quando ne è il simbolo, offre una vista stupenda e la sua temperatura è mite…»

Ha parlato dei giovani. Cosa pensa per loro?
«Ci vogliono centri di aggregazione dove possano socializzare in maniera sana e sicura. La musica è un momento importante per i ragazzi, facciamo in modo che se la possano godere senza soffrire di troppe insane tentazioni.»

Per gli anziani?
«Cominciamo col monitorare tutte le persone sopra una certa età… Non è accettabile che ci si accorga che un anziano è morto dopo tre mesi. Il Comune deve sapere sempre dove portare la propria solidarietà, la propria assistenza. Gli anziani, a Dio piacendo, saranno sempre di più. Adeguiamoci ad un futuro più longevo, altrimenti che senso avrebbe vivere di più?»

A che risultati elettorali puntate di arrivare?
«Non facciamo previsioni,per carità. Io voglio solo fare il massimo per raggiungere l'obbiettivo. Qualunque sarà il risultato, io avrò fatto il mio dovere fino in fondo.»

G. de Mozzi