47 etnie, tanti progetti: a Gardolo il sindaco sui banchi di scuola
Pronta per settembre la nuova mensa delle medie Pedrolli: un parallelepipedo di vetro e legno, classe A+, autosufficiente dal punto di vista energetico

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Un parallelepipedo di legno e vetro, 450 metri quadrati classe A+, praticamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie alle tecniche costruttive all'avanguardia, ai pannelli solari e fotovoltaici.
E' la mensa per i 500 ragazzi della media Pedrolli, in costruzione nel cortile adiacente alla scuola (costo: 900 mila euro).
Nel cantiere dell'edificio – visitato stamattina dal sindaco Alessandro Andreatta durante il suo tour nella Circoscrizione di Gardolo – i lavori procedono serrati, perché la mensa dovrà essere pronta entro settembre, in modo da lasciar liberi gli attuali locali destinati alla refezione, che saranno trasformati in nuove aule.
Progettata insieme al personale scolastico dall'architetto Giancarlo Conci e dal geometra Marzio Salizzoni, la mensa si affaccerà su un giardino che sarà affidato alle cure degli stessi studenti.
«Responsabilizzando i ragazzi, siamo riusciti a risolvere molti problemi», spiega appassionato il dirigente dell'istituto Trento 7 Stefano Kirchner.
Da qui, dal cantiere delle Pedrolli, è iniziato l'incontro del sindaco con le scuole di Gardolo: una realtà straordinaria, vivace, ricca, in cui i ragazzi non imparano solo l'aritmetica e l'italiano, ma anche la pratica della convivenza.
Quarantasette le etnie presenti nelle scuole del Trento 7, con una percentuale di stranieri che, a seconda delle classi, oscilla tra il 30 e il 60 per cento.
Tanti i paesi d'origine, tantissime le iniziative, illustrate con disinvoltura al sindaco dai ragazzi delle Pedrolli: si va dai laboratori di cucina all'orchestra, dalla robotica al progetto Clima, che responsabilizza gli studenti nel controllare la correttezza dei comportamenti in ricreazione. E poi ci sono eventi come «Accordarsi è possibile», un festival musicale che nei prossimi giorni porterà a Trento duemila ragazzi di tutta Italia.
Una vera scuola di democrazia è il parlamentino dell'istituto («Agorà»), che riunisce 42 ragazzi rappresentanti di tutte le classi.
«Con questa esperienza vi state educando alla politica, che non è un cosa strana e complicata – ha osservato il sindaco – La politica è partecipazione democratica finalizzata al miglioramento delle cose dentro a una comunità.»
Il tour è proseguito alle elementari Pigarelli, dove Andreatta nelle diverse classi è stato subissato dalla consueta raffica di domande, anche spinose (Ci sono momenti in cui non vorresti fare il sindaco? Può capitare che non ti votino?).Dei 380 bambini delle Pigarelli, il 60 per cento è di origine straniera, i disabili sono quaranta.
Eppure, come hanno spiegato il dirigente Kirchner e il maestro Daniele Miclet, referente per i bisogni educativi speciali, «la situazione è serena e tranquilla, perché la scuola è preparata ad accogliere, ha investito molto nell'integrazione».
Che avviene in classe ma anche nella bella piscina in cui i bambini imparano le prime bracciate o nella cucina dove chi ha qualche disabilità ha la possibilità di «imparare facendo».
Alla scuola materna Sant'Anna le quattro sezioni (ben 101 i bambini, del resto Gardolo la è circoscrizione più giovane del Comune) hanno accolto il sindaco con canti, spettacoli e naturalmente tante domande.
Il tour delle scuole si è concluso alla scuola elementare Sant'Anna dove, dopo il crollo del contro-soffitto di qualche settimana fa, sono in corso i lavori per mettere in sicurezza le classi dell'ala vecchia.
Naturalmente, tra le domande al sindaco, non poteva mancare quella sugli interventi in corso: «Alessandro, come vanno i lavori?» «Bene, entro l'autunno sarà tutto finito e sicuro».
Una classe ha chiesto la disponibilità di cassette più grandi per fare l'orto, un'altra ha voluto verificare quanto il sindaco è aggiornato sulle tendenze musicali: «Sai cos'è la Dab?» Risposta: una danza, subito mimata dai bambini. Ma il sindaco su questo era del tutto impreparato.