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A Ravina ex agenti delle forze dell’ordine rischiano lo sfratto

Paoloni (SAP), solidarietà a ex agenti che rischiano di perdere le loro abitazioni

A Ravina di Trento decine di ex agenti delle forze dell’ordine insieme alle loro famiglie rischiano di dover lasciare le loro abitazioni all’inizio del 2024. Dopo avere pagato l’affitto per 20-30 anni, ai colleghi non è stato consentito di riscattare l’alloggio e hanno ricevuto una lettera di sgombero coatto.
 
Il Sindacato Autonomo di Polizia, attraverso il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, «esprime nei riguardi dei colleghi interessati piena solidarietà, comprendendo le difficoltà oggettive per molti di loro nel lasciare le abitazioni in cui hanno vissuto per moltissimi anni con le loro famiglie mentre prestavano servizio in favore dello Stato e per la collettività».
 
«Auspichiamo - prosegue Paoloni - che possa essere individuata presto una soluzione che consenta soprattutto alle famiglie in cui siano presenti particolari difficoltà, come disabilità o bambini piccoli, che possa essere trovato un accordo che garantisca il diritto alla casa. Lanciamo un appello al Commissario del Governo per la Provincia Autonoma di Trento, il Prefetto Filippo Santarelli, e al Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, perché si adoperino fattivamente per non abbandonare questi servitori dello Stato».

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Francesco Cocca 17/12/2023
Signor Enio le spiego... Innanzitutto non sono alloggi di servizio bensì appartamenti demaniali che rientrano nella categoria dell' edilizia residenziale pubblica. In secondo luogo, la legge 560/1993 prevede il diritto di riscatto a favore degli inquilini interessati. Questi ultimi pagano un canone di locazione agli istituti dell' edilizia sociale (ITEA a Ravina di Trento e IPES a Bolzano, ove sono stati costruiti altri appartamenti riservati alle Forze dell'ordine). Negli anni,dal 1994 ad oggi, sono stati espressi pareri favorevoli al riscatto nonché sull'inquadramento giuridico nella categoria degli e.r.p.(edilizia residenziale pubblica) dal Ministero dell' Interno, dall' Avvocatura generale dello Stato, dalla Direzione centrale del Demanio e dalla Direzione regionale del Demanio. Pertanto, si tratta di un diritto che oggi viene negato. E un diritto non è ciò che qualcuno ti concede ma è ciò che nessuno può toglierti. Preciso, infine, che i provvedimenti di sgombero coatto non sono stati notificati dal proprietario, vale a dire dal Demanio, bensì dalle ex Amministrazioni di appartenenza (Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza). Perciò la situazione è davvero paradossale e vergognosa.
Cordiali saluti
Francesco Paolo Cocca
Segretario nazionale del Sindacato Italiano Militare della Guardia di Finanza
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enio 15/12/2023
Non si è mica capito le cause dello sfratto. Perchè hanno un affitto basso e non commisurato al loro ICEF? Spiegateci perchè ? dall'articolo si capisce poco. Poi il riscatto delle case ITEA è da tempo immemorabile che non si fa più. Adesso c'è una spa a gestire il tutto che dice che non ci sono soldi e non ristruttura da anni. Quando andate, se ci andate perchè ultimamente siamo in pochi, vi consiglio di pensare attentamente chi votare per poi non dovervi lamentare.
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