ASI: Missione Aeolus il «custode dei venti» – Di Fulvia Croci

Il satellite Esa è stato lanciato la scorsa notte da Kourou a bordo del lanciatore europeo – A bordo Aladin, un laser rivoluzionario costruito in Italia

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Adm Aeolus è pronto ad iniziare la sua missione. Partito a bordo del lanciatore Vega dallo spazioporto europeo di Kourou in Guyana Francese quando in Italia erano le 23.20 di ieri notte, il satellite Esa, svolgerà un ruolo chiave per migliorare le conoscenze sull’atmosfera terrestre e fornirà previsioni meteorologiche più accurate.
Circa 55 minuti dopo il liftoff Aelous (Atmospheric Dynamics Mission Aeolus) è stato posizionato nell’orbita prestabilita e ha stabilito le comunicazioni con la stazione di terra di Troll, in Antartide.
Aeolus con un peso di 1360 chili è la quinta missione della famiglia Earth Explorers di Esa, che comprende una serie di satelliti impegnati nello studio del nostro pianeta.
 
Il satellite utilizzerà un approccio completamente diverso per le misurazioni dei venti dallo spazio grazie a una tecnologia pioneristica, lo strumento Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument) una tecnologia laser rivoluzionaria made in Italy, in grado di generare impulsi di luce ultravioletta che vengono irradiati nell’atmosfera per profilare i venti di tutto il globo.
«L’Italia è molto presente in questa missione – commenta da Kourou il presidente dell’Asi Roberto Battiston – è il dodicesimo lancio di Vega e ha bordo un potente laser per la misurazione del vento e dell’atmosfera prodotto da Leonardo, un momento di grande soddisfazione per la tecnologia italiana e per la scienza europea nel suo insieme.»
 
Secondo quanto dichiarato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, la mancanza di misurazioni dirette del vento globale è uno dei principali deficit del settore.
Aeolus colmerà questa lacuna fornendo le informazioni necessarie a capire le connessioni tra vento, pressione, temperatura e umidità. Aeolus inoltre, fornirà dati sull’influenza del vento nello scambio di calore e umidità tra la superficie e l’atmosfera, aspetti cruciali per la comprensione dei cambiamenti climatici.
Il satellite è costantemente monitorato dal Centro di Controllo Esa di Darmstadt in Germania e nei prossimi mesi verrà monitorato e calibrato per dare il via alle sue rilevazioni.

ASI