Samantha Cristoforetti: Un saluto speciale a Trento

Al Muse l’astronauta trentina in diretta dallo spazio ha dialogato con gli studenti

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Quello di oggi sarà una giornata che non dimenticheranno: al Muse 100 studenti trentini, dagli 8 ai 12 anni, hanno potuto dialogare, attraverso un collegamento video telefonico con l’astronauta Samantha Cristoforetti.
Questo grazie a «Mission X - Allenati come un Astronauta», il progetto educativo internazionale dell’ESA - l’Agenzia Spaziale Europea.
Enrico, Giulia, Matilde e Matteo sono i bambini trentini che hanno potuto rivolgere direttamente a Samantha le domande in inglese.
Al cento la quotidianità di cosa significa vivere nello spazio: dal cibo alla ginnastica, dal rapporto con i colleghi alla presenza di un medico a bordo.
«È stato fantastico – ha detto Samantha Cristoforetti salutando gli studenti - Siamo fieri di voi. Grazie a questo progetto avete appreso cose che vi accompagneranno per tutta la vita. Condividete la vostra passione con i vostri amici e forse un giorno ci incontreremo come colleghi nello spazio. Buona fortuna.»
 
A fare gli onori di casa l’assessora all’università e alla ricerca Sara Ferrari e il direttore Michele Lanzinger.
«Credo che il segnale forte che Samantha ci ha dato – ha affermato l’assessora Ferrari - è che se ci si impegna, se ci si mette la fatica i propri sogni si possono realizzare. Lei ha sempre voluto diventare astronauta e ha inseguito il suo sogno con determinazione. Niente è scontato, nulla è regalato. Il risultato è frutto della sua fatica, dello studio, della ricerca, del fatto di non aver avuto paura di girare il mondo fin da giovane. Tutto questo le ha dato quelle competenze che le hanno consentito di essere dove è ora. Il segnale forte è anche di una donna che ha studiato nel nostro territorio, che appartiene al nostro territorio. C’è dentro un po’ di forza trentina nel suo risultato.»
Un saluto, questa volta via skype, è stato dato da parte di Roberto Battiston presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana.
«È un grandissimo piacere potervi salutare. Chiaramente l'opportunità di parlare con Samantha e di condividere questa esperienza è molto bella. Far circa un mese Samantha tornerà a terra. Ma in questo periodo ci ha comunicato le sue esperienze in modo efficace e fresco. Ringrazio il direttore del MUSE e Paolo Nespoli, astronauta italiano, che vi sta accompagnando in questa avventura.»
 
Dalle 14.30 alle 14.50 si è tenuto il collegamento con Samantha Cristoforetti dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Le domande sono state fatte in diretta da Madrid, Vienna e Trento.
Al turno di Trento l’astronauta ha avuto un’attenzione particolare «Uno speciale saluto a Trento - ha detto Samantha - perché è una città che conosco molto bene avendoci vissuto un anno».
Enrico, Giulia, Matilde e Matteo sono i bambini trentini che hanno potuto rivolgere direttamente all'astronauta le domande in inglese.
Matteo ha chiesto a Samantha «Chi è che decide il menù della tua missione».
Matilde ha chiesto invece il supporto psicologico che ha avuto in questi mesi.
Giulia ha voluto sapere se il sapore del cibo è lo stesso li nello spazio.
Enrico infine le ha chiesto se i ritmi biologici cambiano lassù.
 
Gli studenti hanno così scoperto che il menù di Samantha è stato stabilito da un nutrizionista in Italia, prima della sua partenza.
Per l'astronauta il sapore del cibo non è diverso rispetto alla terra, anche se molti suoi colleghi dicono che lo è.
Per quanto riguarda il supporto psicologico è seguita da un psicologo «ogni 15 giorni ci sono incontri individuali e di gruppo, ma anche dell’attività di preparazione che è stata fatta prima di partire per essere una squadra fin da subito».
Hanno scoperto che l’astronauta ogni giorno fa ginnastica e che non può saltare mai un allenamento altrimenti potrebbe avere problemi cardiovascolari.
Hanno capito che nello spazio non esistono il giorno e la notte.
«Circoliamo intorno alla terra. Quindi facciano 15 volte l'alternanza giorno notte, ma non andiamo a dormire 15 volte.»
Hanno appreso che i processi biologici - dormire, mangiare – sono uguali rispetto al vivere nella terra.
«Dormire, mangiare è la stessa cosa. Un po' diversa è la meccanica perché non dormi su un letto e come se vagassi a mezz’aria. A me piace. Bisogna stare attenti mentre mangi, a non perdere il cibo.»
Hanno infine capito che anche lassù il lavoro di squadra è fondamentale.
«Noi non litighiamo, discutiamo. Valutiamo i pro e i contro in caso di problemi. Ci confrontiamo.»
 
Nell’attesa di collegarsi con Samantha Cristoforetti, i ragazzi hanno partecipato ad attività laboratoriali, visite alla mostra «Oltre il limite», approfondimenti tematici sui temi dell’alimentazione, della salute e dell’importanza dell’allenamento fisico nello spazio.
Il focus delle attività è stato in particolare su Oltre il limite, viaggio ai confini della conoscenza: una mostra a tema spaziale che accompagna i piccoli astronauti di domani alla scoperta di tutti i segreti della volta celeste.
Grazie ad attività interattive, video multimediali e visite guidate i bambini si sono avventurati alla scoperta dell’universo e dei suoi misteri.
Tra i temi trattati, il big bang, l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, le relazioni tra energia e materia, l’antimateria, i limiti della mente e della tecnologia scientifica e la natura del tempo.
 
La giornata di oggi è frutto di «Mission X - Allenati come un Astronauta», il progetto educativo internazionale dell’ESA - l’Agenzia Spaziale Europea – rivolto agli studenti delle scuole di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, per divulgare l’importanza di una corretta attività fisica e di una sana nutrizione.
Selezionati tra un consistente numero di richieste giunte da 9 Paesi aderenti all’ESA (European Space Agency ), al progetto hanno partecipato il MUSE Museo delle Scienze di Trento, il Museo di Storia Naturale di Vienna e l’Università Tecnica di Madrid.
L’intervento dell'astronauta trentina, sarà riproposto poi al pubblico questa sera alle ore 20.45 nella sala conferenze del MUSE, nel corso di una conferenza al pubblico che vedrà la partecipazione di Antonio Masiero, Vice Presidente dell'INFN e Professore Ordinario di Fisica Astroparticellare, Nicola Pugno dell’Asi, e fondatore e Direttore del Laboratory of Bio-inspired and Graphene Nanomechanic presso l'Università di Trento e di David Avino, manager director della società Argotec, azienda leader in Italia per la produzione di «Space food».