San Giovanni: acqua solo per uso alimentare e igienico-sanitario
A San Giovanni al Monte una ordinanza ha esteso a tutto il mese di settembre il divieto
In particolare l’acqua non può essere utilizzata per irrigare orti, giardini, piazzali, strade pubbliche e private, per lavare veicoli e attrezzature in genere, nonché per riempire piscine private e altre strutture, anche precarie, ad uso balneazione e per riempire serbatoi, che dovranno essere alimentati con il recupero delle acque piovane.
Questo in relazione alla carenza di acqua nel serbatoio della rete idrica locale, che a partire dal 22 agosto ha provocato il mancato approvvigionamento idrico delle abitazioni della zona.
Per sopperire al quale l’amministrazione comunale ha incaricato i vigili del fuoco di rifornire con l’autobotte il serbatoio (finora sono dieci i carichi eseguiti) e ha chiuso il riempimento del serbatoio più a valle, così da permettere all’acqua della sorgente di arrivare alle abitazioni più in alto. Nel frattempo si sono eseguite indagini per l’individuazione di eventuali perdite, che però non hanno dato alcun esito. I controlli tuttavia stanno proseguendo.
Si ricorda che l’acquedotto di San Giovanni al Monte è per uso locale: viene rifornito da una sorgente superficiale, la quale è sufficiente per consumi ridotti come quelli di una zona di sole seconde case ma non è in grado di sostenere consumi più ingenti, come ad esempio piscine o il riempimento delle cisterne della zona (che dovrebbero servire ad accumulare acqua piovana per annaffiare orti e prati). La carenza di acqua di questo periodo è dovuto al calo fisiologico della sorgente superficiale, registrato a partire da metà luglio per le poche piogge, e a un aumento del consumo di acqua delle utenze della zona.