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Arco, Encomio solenne alla signora Olga Ferrari

Ha donato ai volontari della Croce Rossa del Basso Sarca un’autoambulanza nuova fiammante dotata delle apparecchiature mediche più avanzate

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Ha donato ai volontari della Croce Rossa del Basso Sarca un’autoambulanza nuova fiammante dotata delle apparecchiature mediche più avanzate.
Un gesto che ha colpito per la generosità e per il senso di comunità, di fronte al quale la Giunta comunale ha stabilito di conferire alla sig.ra Olga Ferrari l’encomio solenne della città di Arco.
La cerimonia si è tenuta nel primo pomeriggio di martedì 12 marzo in municipio, presenti il sindaco Alessandro Betta e la Giunta comunale.
Olga Ferrari, 93 anni splendidamente portati, era accompagnata da Leonardo Midolo, referente del Gruppo di Arco e Basso Sarca della Croce Rossa Italiana.
 

 
«È con grande piacere – le ha detto il sindaco, dando lettura del messaggio stampato sulla lettera di encomio – che, a nome dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Arco, si conferisce a lei l’encomio solenne, onorificenza cittadina disciplinata dal Regolamento comunale per la concessione della cittadinanza onoraria e delle civiche benemerenze.
«L’encomio solenne è per la città di Arco un riconoscimento conferito con decreto del sindaco riservato a coloro che abbiano profuso particolare impegno per il progresso della vita sociale della città di Arco e nei confronti della generalità delle persone, nell’ambito dello svolgimento del proprio lavoro o nell’ambito dello svolgimento di arti, professioni, attività di commercio e di relazione, nell’assistenza o nella gestione politica.
«Ritenendo che la sua donazione volontaria a favore del Gruppo di Arco e Basso Sarca della Croce Rossa Italiana rappresenti un gesto di grande significato per l’intera comunità arcense, l’amministrazione ha deciso di assegnarle questo riconoscimento e di consegnarle il bronzo raffigurante la rupe e il castello di Arco quale segno tangibile di riconoscenza e di stima da parte della città.
«Con l’augurio che il suo gesto, esempio concreto di solidarietà, possa essere d’ispirazione per molte e molti.»
 

 
La signora Ferrari non ha voluto parlare del suo gesto, limitandosi a dire di aver fatto quello che si sentiva di fare. Al sindaco e alla Giunta ha raccontato, con partecipazione, vivacità e grande emozione, la sua vita all’insegna dell’umiltà e della dedizione al prossimo.
Ha lavorato, infatti, come infermiera, prima al sanatorio «Vittorio Emanuele III», noto come «Argentina» e poi, dopo la chiusura, all’ospedale di Arco.
Qui, per gratificarla dei meriti e della dedizione, le è stato proposto il trasferimento al prestigioso ospedale San Gerardo di Monza, dove ha potuto seguire dei corsi e salire di livello, e dove è stata anche volontaria nella Croce Rossa. Alla pensione, il ritorno ad Arco, nella sua Varignano.

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