Ciclovia: consegnati i lavori dall’Inviolata a largo Bensheim

Il progetto prevede anche un breve tratto di collegamento da viale Dante est a viale San Francesco tramite viale Scaligero

Sono stati consegnati oggi all’impresa ICT srl di Trento i lavori di realizzazione del primo stralcio dell’Unità funzionale 18 della Ciclovia del Garda, dall’Inviolata a largo Bensheim.
Il tratto di ciclabile, con le due corsie ciclabili appaiate, percorrerà viale Madruzzo (sul lato sud), viale del Martiri del XXVIII Giugno (lato ovest) e viale Dante est (lato sud) fino a largo Bensheim, dove un breve tratto aggiuntivo sul lato nord consentirà l’immissione in sicurezza.
Il progetto prevede anche un breve tratto di collegamento da viale Dante est a viale San Francesco tramite viale Scaligero.
A metà circa di vale Dante est per assicurare la sicurezza della fermata del bus è stato necessario spostare la strada verso nord, con la perdita di alcuni posti auto.
Tutti gli attraversamenti della sede stradale saranno con passaggi dedicati, sui quali i ciclisti potranno rimanere in sella alle bici.
 
Si tratta del primo dei due stralci in cui è suddiviso il tratto complessivo dell’Unità funzionale 18, quella che va da via Lavino alla rotonda di largo Bensheim.
Tra le caratteristiche, la divisione dalla strada con una aiola verde larga tra 60 e 80 centimetri, i percorsi tattili per ipovedenti agli attraversamenti, la pavimentazione in asfalto albino (color sabbia) e, dall’Inviolata a via Madruzzo, in porfido.
Il costo totale dell’opera è di 1.278.687 euro, di cui 858.620 per lavori a base d’asta e 420.067 per somme a disposizione.
Il finanziamento avviene per 992.292 euro con avanzo di amministrazione e per 286.395 euro con un contributo del Bim Sarca Mincio Garda.
Da contratto la conclusione dei lavori è prevista per il 25 giugno. Il progetto è stato redatto nel rispetto dei Criteri ambientali minimi e del principio DNSH, ovvero di «non arrecare danno significativo all’ambiente».
 

 
La consegna dei lavori e l’inizio dell’accantieramento sono avvenuti nella mattina di giovedì 7 marzo nei pressi della chiesa dell’Inviolata, presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Cristina Santi e l’assessore ai lavori pubblici Pietro Matteotti con l’Area opere pubbliche e ambiente, nelle persone del dirigente ing. Andrea Giordani e dell’ing. Alessia Prosser.
«Questo tratto di ciclabile fa parte del progetto complessivo della Ciclovia del Garda -ha detto il sindaco Cristina Santi- opera che la nostra amministrazione considera prioritaria e strategica, e per la quale il Comune di Riva del Garda conferma l’impegno a realizzare i tratti di propria competenza.
«Messa in sicurezza del ciclista, separazione fisica tra percorso ciclo-pedonale e viabilità, sistemazione a verde e rifacimento complessivo di tutta la piattaforma stradale sono i principi sui quali si fonda quest’opera, che va nella direzione della mobilità alternativa all’auto e della riqualificazione del centro cittadino».
 
«Il progetto preliminare da via Lavino a largo Bensheim è stato approvato in Consiglio comunale per complessivi 2,5 milioni di euro – ha spiegato l’assessore Matteotti – ma vorrei anche ricordare che in questi tre anni di nuovi tratti ciclopedonali ne abbiamo realizzati parecchi: quello dalla provinciale 118 alle serre di Sant’Alessandro di 200 metri; dall’hotel Astoria alla chiesa di San Giuseppe di 240 metri; da qui a via Zara per altri 60 metri; da via San Tomaso al Fangolino per 392 metri; e da piazza Catena alla galleria Panda, a cura della Provincia, per 358 metri, in tutto un chilometro e 250 metri.
È invece in corso la realizzazione dei tratti via Zara-chiesetta di via Grez nell’ambito del nuovo polo scolastico per 346 metri; galleria Panda-spiaggia dello Sperone per un chilometro e 192 metri; piazza Catena-via Monte Oro per 546 metri; e quello che inizia oggi, l’Inviolata-largo Bensheim, per un totale di due chilometri e mezzo.
Infine, tra le priorità per il prossimo futuro segnalo il collegamento tra via Pigarelli e la ciclabile del torrente Varone per 200 metri, e la galleria Orione-Casa della Trota per un chilometro».