Biblioteca di Riva del Garda: nel 2023 più 18mila presenze
Registrate 68.654 presenze per 288 giornate e 2.600 ore di apertura al pubblico
Nel 2023 la biblioteca civica di Riva del Garda ha registrato 68.654 presenze, circa 18 mila in più rispetto al 2022, per 288 giornate e 2600 ore di apertura al pubblico.
Le statistiche, per una biblioteca, non sono mai solo numeri. Sono il risultato di entusiasmanti letture per bambini, incontri con l’autore, giochi, attività formative e didattiche, e tanto altro.
Le biblioteche stanno oggi vivendo una fase di profonda trasformazione, si sta diffondendo una nuova concezione di biblioteca, non più improntata alla sola conservazione del suo patrimonio ma proiettata verso la trasformazione delle proprie raccolte e delle proprie competenze in un servizio attestato come utile da parte della collettività, riconoscimento che viene affermato attraverso un maggior uso e frequentazione della biblioteca.
È il caso della biblioteca civica di Riva del Garda, che nel 2023 ha fatto il botto registrando ben 68.654 presenze totali (circa 18 mila in più rispetto al 2022) per un insieme di 288 giornate effettive di apertura al pubblico con ben 2.600 ore annuali.
Il mese con maggior affluenza di utenti è risultato gennaio, quello meno frequentato luglio.
Molto elevato il numero di prestiti: 43.753, circa 6.200 in più rispetto al 2022, di cui ben 13 mila a bambini e ragazzi fino a 15 anni di età.
Il prestito interbibliotecario - servizio di scambio di documenti che avviene, su richiesta di un utente, tra la biblioteca che possiede il testo e quella in cui è fatta la richiesta - è stato utilizzato 3.700 volte (tra richieste inviate ad altre biblioteche e richieste ricevute).
Attraverso questo servizio tutte le biblioteche della rete rispondono al fabbisogno informativo della comunità, impegnandosi a rendere disponibile al prestito la più ampia parte del proprio patrimonio.
D’altronde gli utenti rivani si sono dimostrati, nell’arco del 2023, particolarmente attivi: 3.269 (di cui 1.841 residenti nel Comune di Riva del Garda) sono le persone che hanno usufruito di almeno un prestito durante l’anno, sfruttando così il vasto e ricco patrimonio della biblioteca: quasi 82.800 documenti, di cui una piccola parte costituita da recenti acquisizioni in fase di catalogazione.
Tra i tantissimi libri a disposizione, stilando una classifica dei più letti, al primo posto tra quelli più richiesti dal pubblico adulto troviamo «Cambiare l'acqua ai fiori» dell’autrice francese Valérie Perrin, mentre il libro più richiesto in prestito dai bambini è stato «Un pinguino a Trieste» di Chiara Carminati.
Tra gli autori più letti dai ragazzi troviamo Geronimo Stilton, Walt Disney e Agostino Traini. Gli adulti invece hanno scelto più volte Sveva Casati Modignani e Danielle Steel.
Nell’arco dell’anno appena salutato sono state numerose le attività di promozione di libri, letture e incontri rivolti sia a un pubblico adulto sia a bambini e ragazzi, alcune in forma di rassegna; come il ciclo di incontri «Tracce d’arte effimera», che ha portato i partecipanti in un percorso in cui arte, natura, storia e territorio si sono incontrati dando vita alla creazione di oggetti artistici utilizzando prevalentemente materiali di riciclo.
Molto apprezzato dal pubblico anche il ciclo di appuntamenti che ha celebrato il centenario della nascita di Italo Calvino, o ancora gli incontri «Scritture del Novecento», che hanno messo in rilievo e raccontato al pubblico due figure femminili di grande sensibilità come Goliarda Sapienza e Sibilla Aleramo.
Grande successo per il torneo di scacchi, gli incontri in lingua straniera, il venerdì e il sabato pomeriggio di giochi, con tante scatole a libera disposizione degli utenti; alcune proposte, poi, hanno registrato un vero e proprio boom di presenze, come la presentazione dell’ultimo libro di Serena Dandini «Cronache dal paradiso», con la Sala ragazzi stracolma di entusiasti lettori.
Il grande successo di questo 2023 mette in luce però non solo il valore della biblioteca come mezzo di diffusione e valorizzazione culturale, ma anche l’esigenza di spazi più ampi e di un maggior numero di sale, in considerazione della grande affluenza e in virtù del grande valore di questo luogo per la comunità intera.