Failoni è «favorevolissimo» al campo da golf di Nago Torbole

Sarà il passo avanti più importante per l'immagine del turismo sportivo del Trentino. Fondamentale per l'Alto Garda, unica parte del lago senza campi da Golf

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Chissà che alla fine il partito del «fare» possa prevalere sul partito dei «no», al cui vertice mettiamo quello della sindaca di Roma Virginia Raggi, grazie alla quale l’anno prossimo le Olimpiadi saranno a Parigi invece che a Roma.
Dopo una indigestione di NO, pare che timidamente si possa guardare il futuro con un maggiore ottimismo.
E sono tante le grandi opere che potrebbero finalmente vedere la luce in Trentino.
Non ci riferiamo alla Valdastico, per carità, ma alla costruzione di alcune strutture sportive di una certa importanza che mancano clamorosamente al Trentino, un territorio ufficialmente vocato allo sport.
Parliamo dei campi da golf, tanto osteggiati con motivazioni strampalate, certamente più ideologiche che ponderate.
 
In Trentino ne mancano sostanzialmente tre: quello della città di Trento, quello delle Valli dell’Avisio e quello dell’Alto Garda.
In tutti tre i casi qualcuno aveva avviato progetti concreti, poi fermati dalla politica.
Cominciamo con l’Alto Garda, che è l’unica parte del grande lago privo di campi da golf, a fronte del Veronese e del Bresciano dove ce ne sono tanti, per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Una iniziativa societaria rivana lo aveva proposto anni fa nei pressi del lago di Cavedine, su un’area di materiale di riporto che non serviva a nulla. Ma qualcuno ha insinuato che sarebbe sorto sulle Marocche di Dro, territorio giustamente da proteggere perché fantastico e unico in Italia, ma che non c’entrava per niente con la sede individuata. Insomma, una fake news.
Avevano fatto anche un referendum comunale, i cui cittadini avevano risposto NO. Un referendum, se proprio, doveva coinvolgere l’intero Basso Sarca.
 

 
La città di Trento è stata a due passi dall’avere un suo campo a Levico. La città termale è vicina a Trento, la si raggiunge in un quarto d’ora. Sarebbe stato perfetto in un’area che oltre al golf doveva vedere il sorgere di due impianti funiviari per lo sci da discesa (Panarotta) e lo sci da fondo (Vezzena).
Il sindaco Carlo Stefenelli aveva individuato una grande area di proprietà comunale verso Marco, definita al catasto come «improduttiva». Era l’occasione giusta per partire e aveva già l’appoggio dei comuni vicini e di alcuni privati, che portarono subito i primi capitali.
Poi Stefenelli non ha ricandidato e il nuovo sindaco ha fermato il progetto. Punto. I comuni vicini sono rimasti a bocca asciutta, i privati hanno perso i soldi conferiti. I terreni sono rimasti improduttivi.
Ma si fermarono anche i progetti funiviari. Non è l’argomento di questo articolo, ma qualcun altro ha detto no anche lì.
 
Le Valli dell’Avisio non hanno campi da golf. I golfisti della val di Fassa vanno a giocare a Carezza, quelli della val di Fiemme vanno a Petersberg, Nova Ponente.
Il sindaco di Cavalese aveva individuato uno spazio magnifico a Daiano, perfetto per ospitare un campo da golf. Una vista fantastica, un’esposizione unica, una vera e propria attrazione per i turisti golfisti. Come si sa, infatti, chi gioca a golf va in vacanza solo dove c’è un campo da golf.
Beh, anche in questo caso, la nuova amministrazione ha detto NO: quella zona doveva essere aperta a tutti e non solo ai «pochi ricchi che giocano a golf».
E qui è bene ricordare che il golf è uno sport paragonabile per costi (attrezzatura e giornaliera) allo sci, sport all’aperto invernale, che ha tantissimi praticanti.
E il golf è uno degli sport più praticati al mondo (praticato, non seguito in TV) con 65 milioni di giocatori.
Amen. I sogni muoiono all’alba e gli incubi non se ne vanno più.
 

Golf di Appiano.
 
Ora vediamo cosa si può fare se cade il muro dei NO.
Dimentichiamo per il momento le Valli dell’Avisio e cominciamo con il più futuribile nei tempi, ma che va concepito oggi: un nove buche alle Viote.
Va visionato in funzione della importante funivia che verrà realizzata per riportare i Trentini sul Bondone senza auto, ridando dignità a quella parte che i cittadini chiamavano Trento Alta e che hanno pian piano evitato di frequentare per motivi logistici.
Con la funivia si potrà tornare a sciare sulle discese del Bondone e sulle piste da fondo alle Viote.
Ovviamente c’è da creare un serbatoio di acqua da poter utilizzare per creare la neve negli anni di scarse precipitazioni. Ma anche per lo sviluppo di importanti attività estive che potrebbero sorgere con una visione un po’ allargata della situazione: il campo da golf a 9 buche.

Sappiamo che il primo progetto di invaso artificiale è stato bocciato dal Via e, francamente, non si deve certamente procedere in maniera non compatibile con l’ambiente.
Ma si potranno trovare certamente altre soluzioni compatibili con l’ambiente, magari in un progetto che si snodi in funzione al campo da golf.
Un invaso artificiale non è impattante, anzi, una riserva d’acqua può essere sempre utilissima e non solo per sci e golf. Ricordo che anni fa, nelle colline attorno al campo golf Frassanelle (Padova) era scoppiato un incendio boschivo. Arrivarono gli elicotteri dei Vigili del fuoco e attinsero l’acqua dai laghetti del campo.
È chiedere troppo? Beh, come diceva Walt Disney, «se l’ho sognato, posso farlo».


La pianta delle buche progettate per il golf di Nago Torbole. A pié di pagina la posizione.
  
E veniamo al campo che sorgerà in località Daine, nei pressi di Nago, nel comune di Nago Torbole, ai piedi del Monte Baldo.
Anche in questo caso il terreno in questione è proprietà del Comune ed è classificato boschivo e improduttivo. Lo spazio è sufficiente: 50 ettari, quando per un 19 buche ne bastano 40.
L’acqua c’è e naturalmente va imbrigliata, a formare riserve d’acqua e ostacoli al gioco.
Ma la cosa più bella è che ha la vista sul lago di Garda. Solo un altro campo attorno al grande lago ha uno scorcio di vista sull’acqua, Ca’ degli Ulivi (Verona).
Il Lago di Garda è stato definito perfino dai Francesi come il «più bel lago d’Europa». E l’alto Garda è la parte più suggestiva. Con il golf sarà al top.
Infine l’aspetto che più qualifica il campo di Nago Torbole è la posizione climatica: sarà l’unico campo da golf annuale e non più stagionale del Trentino e dell’Alto Adige.
 
Ora si provi a pensare alle sinergie che ne deriveranno. I partecipanti alle manifestazioni di Riva Fiere e Congressi, per fare un esempio, allungherebbero volentieri la vacanza a Riva se ci fosse il campo da golf. Già la «Busa» è bella così, meglio ancora se ci fossero anche... le buche.
D’altronde, non a caso, del «Comitato Pro Golf Nago-Torbole» presieduto da Roberto De Laurentis fanno parte l’Apt Garda Dolomiti, Amsa, Garda Trentino e sviluppo, Riva Fiere e Congressi la Lido di Riva del Garda e il coordinamento imprenditori dell’Alto Garda.
Hanno tutti una quota paritaria, ma la maggioranza del patrimonio sarebbe del comune che è proprietario del terreno. Il terreno rappresenta solitamente un terzo del valore di un campo.
Poi nei costi ci sono gli sbancamenti e le sistemazioni idrauliche e infine vanno costruite le «buche», che dovrebbero costare mediamente sui 300.000 euro l’una.
Essendo 18 le buche (solitamente 4 par 3, 4 par 5 e 10 par quattro), il costo delle buche sarebbe di 5,4 milioni di euro. L’associazione ha preventivato il costo tra gli 8 e i 9 milioni di euro, più il valore del terreno. Ci siamo.
La società provvederebbe quindi ad affittare il campo a una società agricolo-sportiva, la quale provvederà a pagare l’affitto e alla manutenzione del campo, per chiedere poi ai soci la quota pro capite di tali costi.
 

 
Il Trentino ha 5 campi da golf, di cui due a 18 buche, e 5 campi pratica. L’Alto Adige ha 9 campi da golf, di cui 4 a 18 buche e 5 a 9 buche.
In Italia ci sono quasi 100.000 golfisti, dei quali 1.500 in Trentino e 2.500 in Alto Adige.
L’Alto Adige ha molti più iscritti perché attinge al bacino tedesco, che trova in Italia il paesaggio e il clima giusto in un territorio dove tutti parlano il tedesco.
Con il campo da golf da 18 buche sul Garda trentino, si potrebbe raggiungere la quota altoatesina, grazie ai tedeschi in cerca di caldo e ai veneti in cerca di fresco.
Quindi si confida che pian piano si proceda nella costruire questo benedetto campo da golf di Nago Torbole.
Le autorità dell’Alto Garda, in testa sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi e la vicesindaco Sara Balduzzi, sono convinte che quel campo da golf s’abbia da fare.
E l’assessore provinciale Roberto Failoni, che ne penserà?
Gli abbiamo chiesto se è favorevole o contrario e lui ci ha risposto: «Favorevolissimo».

Guido de Mozzi