Arco e Nago Torbole verso unica pianificazione di territorio

Le comunità dell’Alto Garda concordano di voler dare risposte alle persone senza doppioni. Temi viabilità, fascia lago e Ciclabili

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Dare risposta alle esigenze e aspirazioni delle persone che vivono nella Busa, offrendo automaticamente nuove opportunità anche agli ospiti che vi trascorrono i loro momenti di vacanza.
È il punto nodale uscito dall’incontro di programma che ha riunito alla Comunità di Valle il presidente Claudio Mimola, l’assessore competente Ezio Tarolli e il collega Lino Fruner con i sindaci Alessandro Betta (Arco) e Gianni Morandi (Nago Torbole), accompagnati dalle rispettive giunte, per un primo giro d’orizzonte legato ad alcune tematiche quali la fascia lago, la viabilità interna connessa all’apertura del nuovo tunnel Loppio Busa, il By pass di Torbole e le piste ciclabili.
Una sorta di Progetto con traguardo il 2050 ma basato sulla concertazione, evitando sprechi e localismi. E capace di permettere un confronto costruttivo con la Provincia autonoma.
 
Il Piano Territoriale di Comunità (PCT) punta ad essere un punto di raccordo e connessione tra il PUP e PRG, – hanno evidenziato e pur con differenti sfumature il presidente Mimola e l’assessore Tarolli. – Diciamo quindi no ai localismi e sì ad un lavoro concertato.
Nessun documento calato dall’alto ma frutto di confronto tra i territori per evitare sprechi e doppioni ma soprattutto indirizzato, come fine principale, a dare risposte alle esigenze che chi vive e lavora in questo territorio.
Qualità della vita come fattore basilare delle visioni operative fino al 2050. Un lavoro di concertazione per garantire anche ad ogni territorio il proprio ruolo evitando doppioni che oggi non possiamo più permetterci.
I sindaci Betta e Morandi hanno quindi ringraziato l’assessore Tarolli per aver dato il via a questo tavolo di concertazione legato al PCT.
 
Il sindaco Morandi ha posto l’accento sul tema del By pass di Torbole, opera legata direttamente al nuovo collegamento con la Vallagarina ed anche, alla futura ciclovia del Garda sulla sua sponda orientale.
«Se il tunnel non verrà contestualmente completato nel più breve tempo possibile dalle opere complementari di accesso – ha chiarito – si rischia di spostare semplicemente i problemi del traffico a valle senza dare le risposte attese.»
«Il tema riguarda quindi il ponte che dovrà collegare l’uscita del Tunnel con l’area del Linfano ed anche il by pass di Torbole con un nuovo tunnel tra l’area della centrale elettrica sul Sarca e la zona della Conca d’oro, all’altezza del Circolo Vela.
«Quest’opera potrà agevolare anche la realizzazione della ciclovia del Garda sia all’interno della borgata di Torbole e sia il collegamento verso Mori utilizzando la vecchia strada con Nago.
«Si ragiona invece sul tratto di connessione con Arco collocata sulla vecchia strada romana. Qui le visioni con la Provincia autonoma – spiega Morandi – divergono. Occorre una maggior condivisione da parte degli uffici provinciali.»
 
Il sindaco Betta ha ringraziato la Comunità per questa «inedita occasione di confronto.
«Se vogliamo dare risposte concrete alle richieste delle persone serve sempre più condivisione di vedute e di progetti, evitando i doppioni che oggi troviamo.»
Betta ha poi relazionato sul successo ottenuto dalla nuova piscina di Prabi già nei primi giorni di apertura.
«Abbiamo ritoccato le tariffe per dare possibilità di accesso ai ragazzi non solo di Arco, – ha chiarito. – Resta aperto il tema di una piscina natatoria per l’intera Comunità.
«Oggi abbiamo condiviso alcuni aspetti comuni di Nago Torbole – ha aggiunto – e questa è certamente la strada giusta.»
 
Sulla fascia lago l’intenzione è di partire dallo studio paesaggistico dell’architetto Joao Nunes per sviluppare un lavoro su basi comuni tra Torbole, Arco e Riva del Garda.
Tenendo conto anche delle esigenze e dello sviluppo futuro (agonistico e turistico) dei circoli velici che oggi vi operano.