Arco, «Acqua sì»: bando per una campagna di comunicazione
Il progetto prevede 24 ore di formazione, siccità e soluzioni, creatività visuale e produzione di spot video per i social – Candidature entro il 1° settembre
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È rivolto ai giovani fra 15 e 35 anni di età dell’Alto Garda e della valle di Ledro il bando con cui sarà selezionato il team chiamato a realizzare, assieme all'associazione Viracao & Jangada, una nuova campagna di comunicazione su consumi e usi responsabili dell'acqua nel Comune di Arco.
Il progetto si chiama «Acqua sì» e prevede 24 ore di formazione e laboratori, incontri di approfondimento sulla crisi idrica e sulle sue soluzioni, laboratori per la creazione dell'identità visiva e manifesti pubblicitari, e per la produzione di spot video per i social media. Le candidature vanno perfezionate entro il 1° settembre.
Informazioni: [email protected] e 348 1936763.
L’iniziativa è stata decisa in relazione alla situazione di cambiamento climatico, che si traduce in sempre più frequenti emergenze idriche (l’ultima, ad Arco, quella della scorsa estate).
Il Comune si è affidato all’associazione Viracao & Jangada per la sua specializzazione in azioni che promuovono tra i giovani la cultura della partecipazione e della sostenibilità (ha curato anche nel Comune di Arco le Conferenze dei giovani sul clima in Trentino).
La conferenza stampa di presentazione della novità si è svolta nella serata di venerdì 16 giugno in municipio, presenti per l'amministrazione comunale l’assessore alle reti tecnologiche e acquedotti Nicola Cattoi e (in videoconferenza) la responsabile del Servizio ambiente e impianti a rete Tatiana Ceccato, per l'associazione Viracao & Jangada il presidente Paulo Lima e alcuni suoi giovani collaboratori (sia in presenza sia in videoconferenza).
«Volevamo qualcosa di più efficace e partecipativo di una classica campagna di sensibilizzazione realizzata da un’agenzia di comunicazione – ha detto l'assessore Cattoi – perché vogliamo far capire che non possiamo più permetterci di consumare senza freno.
«Il Comune di Arco può contare su 12 acquedotti più un tredicesimo intercomunale, 19 opere di attingimento, 23 opere di accumulo, 11 impianti di trattamento, 2.480 metri cubi di accumulo disponibile, 29 mila utenti equivalenti fra residenti, turisti, ospedali e pendolari, 13 chilometri di sviluppo della rete di adduzione e 109 chilometri di rete di distribuzione.
«Una struttura complessa, che va fatta conoscere perché ci sia rispetto per quel bene prezioso che è l'acqua.
«Gli interventi di miglioramento e potenziamento sono continui, anche per ridurre le perdite del sistema, ma a fronte del cambiamento climatico serve comunque un passo culturale che riguardi tutti.»
«Il territorio del Comune di Arco presente numerose situazioni molto differenti – ha detto Tatiana Ceccato – si va dalla città alla montagna, con problematiche del tutto diverse. È necessario coinvolgere la cittadinanza, in particolare le giovani generazioni.»
«Contiamo in una buona partecipazione – ha detto Paulo Lima – d’altronde la nostra associazione ha raccolto attorno a sé uno zoccolo duro di giovani sensibili al tema dell’ambiente, sicché ci aspettiamo tra una quindicina e una ventina di adesioni.
«Da settembre inizieranno gli incontri di formazione, l’importante è che poi saranno i giovani a portare le loro idee e le loro proposte.
«Al termine del percorso realizzeranno tre manifesti pubblicitari e materiale grafico per i social media, oltre a tre spot video. La campagna sarà lanciata nella prossima primavera e sarà sia generale, per tutta la cittadinanza, sia specifica per alcuni target, come ad esempio i turisti. A
«Anche questo progetto, come altri che realizziamo, è importante perché le nuove generazioni possano passare dalla protesta, legittima e utile a stimolare le coscienze, alla proposta.»