Trento, 4 novembre, Festa delle Forze Armate

Presenti alla cerimonia, oltre alle autorità statali, anche il sindaco di Trento, il presidente Fugatti e l'assessore Bisesti

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Si è tenuta stamani anche a Trento, in Piazza Santa Maria Maggiore, in concomitanza con la cerimonia nazionale a Roma, la celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, a cui hanno preso parte le autorità civili e militari, fra cui il Commissario del Governo Gianfranco Bernabei, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e il sindaco del capoluogo Franco Ianeselli. Quest'anno la cerimonia si carica di significati particolari, a causa della guerra in corso in Ucraina, più volte richiamata nei discorsi delle autorità.
 
Un «grazie» corale e convinto è stato rivolto alle Forze Armate dal presidente Fugatti, per il loro compito di difesa non solo dei confini nazionali ma anche delle istituzioni democratiche del Paese, e per le missioni che le vedono impegnate anche all'estero, in molteplici missioni di pace. Altrettanto prezioso è in ruolo svolto in soccorso alle popolazioni colpite da disastri naturali, compresi quelli che hanno interessato le Alpi e il Trentino, anche in epoca recente.
 

 
«La pace - ha detto Fugatti - necessita di un impegno diplomatico continuo, ma deve essere anche una pace giusta, che tutela i diritti dei popoli che hanno subito un'aggressione. Le Forze Armate ci consentono di essere a fianco di coloro che, nel mondo, si battono per la difesa di questi diritti». Nel discorso del governatore del Trentino anche un richiamo alla storia e alle diverse sensibilità sollecitate da eventi drammatici come il Primo conflitto mondiale. Nel ricordare i caduti di tutti gli eserciti Fugatti ha rivolto un pensiero ai tanti trentini che hanno combattuto tra le fila dell'esercito austroungarico, e che non vanno dimenticati.
L’evento di stamani si è aperto con lo schieramento del Reparto Interforze composto da rappresentanze dell’Esercito, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
 
Dopo l’Alzabandiera sulle note dell’Inno nazionale, è seguita la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto.
Discorsi che hanno sottolineato il valore supremo della pace ma anche la necessità di soccorrere chi è vittima di un'aggressione e di difendere la libertà quando è minacciata, come sta avvenendo in questo momento in Ucraina.
A seguire i discorsi delle autorità locali, e, in chiusura, la consegna simbolica della bandiera italiana alla classe V B dell'Istituto comprensivo Trento 6, a cui ha partecipato anche l'assessore all'istruzione Mirko Bisesti.
La cerimonia è quindi proseguita a Palazzo Geremia dove sono state consegnate alcune onorificenze.