Cassonetti anti-orso, assegnati 1,5 milioni a Comuni e Comunità

Le realtà responsabili della gestione dei rifiuti nel Trentino Occidentale hanno aderito al Piano provinciale

Comunità di Valle e Comuni responsabili della gestione dei rifiuti nel Trentino Occidentale hanno confermato la piena adesione ai finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia per la sostituzione dei sistemi di raccolta con dispositivi anti-orso.
Questi includono strutture metalliche rivestite in legno per proteggere i cassonetti dell'organico e isole ecologiche semi interrate per tutte le frazioni di rifiuto.
Nell’ambito del Piano provinciale per la messa in sicurezza dei rifiuti urbani dalle incursioni dei grandi carnivori, la scorsa primavera la Giunta aveva stanziato un fondo di 1,5 milioni di euro dedicati alle aree con priorità massima.
 
Gli interventi previsti, per un totale di 19 isole ecologiche con campane e 176 «gusci» anti-orso, dovranno essere messi in opera entro la fine di quest’anno e permetteranno di adeguare i dispositivi di raccolta che potrebbero altrimenti attirare esemplari di orso nei pressi delle aree antropizzate.
Entro il 2026 è prevista l'implementazione dei nuovi cassonetti nelle aree classificate di priorità B, per un investimento aggiuntivo di circa 2,5 milioni di euro.
«L’Amministrazione provinciale conferma la propria attenzione al tema della gestione dei grandi carnivori, in continuità rispetto alla scorsa legislatura, anche attraverso il sostegno diretto a questa iniziativa che punta ad evitare che i plantigradi possano avere accesso a fonti alimentari nei paesi e, più in generale, nelle aree antropizzate» – spiegano gli assessori provinciali all’ambiente ed enti locali Giulia Zanotelli, e alle foreste, caccia e pesca Roberto Failoni, nel ringraziare gli enti che hanno aderito. Un impegno che proseguirà anche nei prossimi anni.
 
Le realtà destinatarie dei fondi si occupano di gestione dei rifiuti in Trentino Occidentale ed hanno inviato ad Adep (Agenzia per la depurazione) la richiesta di finanziamento entro la scadenza del 15 agosto.
L’Agenzia, in collaborazione con il Settore grandi carnivori del Servizio Faunistico e le Comunità di valle, aveva compiuto una ricognizione sul territorio, tenendo conto dei diversi sistemi di raccolta

L’investimento per la predisposizione dei gusci, ossia box in larice ancorati al terreno che proteggono i bidoni ammonta a 528mila euro. I manufatti saranno così suddivisi: 100 in Val di Sole (300mila euro), 12 nell’Alto Garda e Ledro (36mila euro), 30 in Vallagarina (90mila euro), 4 nelle Giudicarie (12mila euro) e 30 nel comune di Trento per l’area del monte Bondone (90mila euro).
Altri 988mila euro sono stati stanziati invece per le isole ecologiche: 1 in Val di Non, nell’area di Tovel (52mila euro), 2 in ognuno dei comuni di Andalo, Cavedago, Fai della Paganella, Madruzzo, Molveno e Spormaggiore (104mila euro) e 6 nel comune di Vallelaghi (312mila euro).