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Wired Next Fest Trentino, buona anche la seconda

Tredicimila le persone che hanno partecipato agli eventi proposti dal festival roveretano dedicato all’innovazione e alle tecnologie digitali

Si è chiusa oggi con l’esibizione di Filippo Graziani la seconda edizione del Wired Next Fest Trentino, il più importante evento a partecipazione gratuita in Italia dedicato all’innovazione e all’impatto delle tecnologie digitali.
Un’edizione a cui hanno partecipato tredicimila persone, che nei tre giorni del festival hanno affollato Rovereto e dimostrato di apprezzare il ricco programma proposto, con oltre 100 appuntamenti e 180 ospiti.
Importante anche la partecipazione degli studenti, ai quali è stata dedicata la giornata di venerdì.
La kermesse ha dimostrato che nulla è «Impossibile», superando dunque il successo della prima edizione grazie - quest’anno - anche alla giornata del venerdì caratterizzata da un’ampia partecipazione dei giovani studenti delle scuole trentine.
A tutto questo si è aggiunto una giornata destinata al B2B, con l’Innovation Day di giovedì 26 settembre a Teatro Zandonai.
 
«Per il secondo anno, il Wired Next Fest Trentino si conferma un punto d'incontro straordinario per un pubblico curioso e appassionato, pronto a confrontarsi sulle sfide che ci aspettano, – dichiara Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia. – L’entusiasmo e la partecipazione attiva anche da parte dei giovani nel corso di questi quattro giorni di conferenze, workshop ed eventi dal vivo, raccontano una generazione che non solo vuole comprendere il presente, ma che desidera essere protagonista del futuro.
«Questo festival è la dimostrazione che c’è un grande desiderio di conoscenza, di confronto e di crescita collettiva, elementi fondamentali per affrontare un mondo sempre più complesso e interconnesso.»
 
«Anche in questa edizione abbiamo saputo costruire un festival capace di affrontare temi di frontiera parlando ad un pubblico ampio, – sottolinea l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli. – La grande partecipazione di questi giorni, i tanti giovani e studenti, dimostrano che siamo riusciti nell’obiettivo di avvicinare le persone a temi che possono apparire complicati o distanti ma che realtà toccano profondamente le nostre vite.
«Il Festival ha consentito inoltre alle nostre ricercatrici e ai nostri ricercatori di raccontare il proprio lavoro e alle imprese di far conoscere quanto di innovativo sono in grado di sviluppare, dimostrando tutto il potenziale del nostro territorio su molteplici temi e discipline.»
 
«Anche quest’anno il festival è stata una bella opportunità per la città di Rovereto.
Sono state giornate stimolanti e ricche di proposte, giornate durante le quali i numerosi partecipanti che hanno affollato Rovereto, oltre ad apprezzare quello che la città ha da offrire, hanno potuto ammirare quanto le imprese innovative del territorio, molte delle quali insediate proprio a Rovereto, siano competitive e all’avanguardia su moltissimi dei temi di frontiera toccati durante il festival” le parole della prima cittadina di Rovereto Giulia Robol.
 
«La seconda edizione del Wired Next Fest Trentino ha consolidato questo importante appuntamento e ha saputo al tempo stesso aprire nuove porte, – le parole di Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing. – L’introduzione del giovedì ha coinvolto il mondo delle imprese, il programma sviluppato su tutto il venerdì ha permesso la partecipazione anche a centinaia di studenti che, assieme ad un pubblico davvero eterogeneo, ha partecipato a talk, laboratori, momenti musicali e molto altro con entusiasmo.
«Il sabato e la domenica hanno visto una partecipazione importante e qualificata di giovani, di appassionati ed esperti ai tanti talk ed eventi di spessore internazionale.
«Rovereto e tutto il Trentino hanno così rinforzato il legame del tessuto della ricerca e dell’innovazione locale con il panorama italiano e internazionale.
«Ringrazio la macchina organizzativa di Wired, il Direttore Ferrazza con Emiliano Audisio e tutte le realtà del territorio che hanno contributo a costruire un programma di grande qualità.»

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