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Agricoltori digitali: l’Intelligenza artificiale scende «in campo»

Antonelli (FBK) e @Matt the Farmer oggi protagonisti a Wired Next Fest su AI, dati e agritech

Con l’avvento dei social media e dello storytelling digitale anche l’agricoltura, negli ultimi anni, è diventata digitale.
Molti sono i video e influencer che spopolano in rete e raccontano la vita di chi ha scelto di dedicarsi alla terra, alle piante e alla natura e ben conosce le sfide che gli agricoltori devono affrontare in un mondo il cui ecosistema sta cambiando in maniera sostanziale: cambiamenti climatici, grandi quantità di pioggia che si abbattono sui raccolti distruggendoli a cui seguono lunghi mesi di siccità, ma anche la riduzione dei ghiacciai e la sempre minore disponibilità di risorse primarie sono solo alcuni dei problemi che gli agricoltori contemporanei devono fronteggiare.
 
Di questo hanno parlato nella talk «Agricoltori digitali» del Wired Next Fest Fabio Antonelli, responsabile dell’unità di ricerca OpenIoT della Fondazione Bruno Kessler e Matteo Fiocco (aka «Matt the Farmer»), content creator bresciano attivo sui social e Youtube principalmente in tema agricoltura.
Antonelli ha parlato dell’importanza dei dati e della loro raccolta e condivisione per aumentare la produttività, ottimizzare i processi e garantire un uso più sostenibile delle risorse in agricoltura sfruttando algoritmi di Intelligenza artificiale e soluzioni di robotica.
 
Quando pensiamo a IoT pensiamo al frigo che ci fa la spesa ha proposto come spunto il moderatore Riccardo Saporiti, ma nell’agricoltura?
«L’agricoltura è uno degli ultimi ambiti interessati dall’internet of things e i sensori oggi applicati in campo ci consentono di avere conoscenza puntuale sul campo – ha commentato Fabio Antonelli di FBK – così da applicare approcci e tecniche di agricoltura di precisione, che ci permettono di decidere gli apporti in modo puntuale risparmiando risorse e aiutando la sostenibilità delle colture.
«Grazie quindi a questo nuovo approccio, all’integrazione dell’IoT in agricoltura, possiamo essere più sostenibili nell’utilizzo delle risorse in primis l’acqua e limitare l’uso dei pesticidi. Ora la sfida è quella di rendere queste tecnologie pronte per il mercato in maniera sostenibile.»
 
Antonelli ha poi ricordato come l’IoT possa anche essere uno strumento per mitigare le conseguenze del cambiamento climatico.
«Oggi i tanti dati disponibili permettono di studiare meglio soluzioni: ci sono piattaforme e sistemi a disposizione della ricerca per effettuare studi e favorire politiche.
«Mettere insieme dati ed esperti permettono di migliorare le soluzioni: l’acqua è uno dei primi temi, ma questo interessa anche molte altre risorse.»
 
Antonelli ha raccontato infine il progetto europeo AgrifoodTEF coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler e che si avvale del partenariato con 30 partner di 9 nazioni europee per creare una rete di infrastrutture per testare e validare soluzioni di intelligenza artificiale e robotica nel settore agroalimentare.
Gli ambiziosi obiettivi finali del progetto sono l’ottimizzazione della robotica per pratiche agricole sostenibili e la riduzione dell’uso di prodotti chimici, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare la resa e la qualità dei prodotti e il monitoraggio delle culture ma anche l’interpretazione dei dati di valutazione e validazione di soluzioni innovative per soddisfare al meglio le esigenze delle aziende agricole.
 
Sulla gestione di dataspaces si incentra anche il progetto AgriDataSpace: i dataspaces sono un’infrastruttura digitale sicura e standardizzata in cui i partecipanti possono condividere e utilizzare in modo sicuro dati e servizi per prevenire i rischi in agricoltura e mettere a fattor comune le conoscenze ottenute.

Parlando nello specifico di risorse idriche e dell’importanza della loro preservazione, la Fondazione Bruno Kessler ha messo a punto, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e con il partenariato con Fondazione Edmund Mach e Trentino Digitale S.p.a., un sistema informativo territoriale per promuovere e favorire una gestione efficiente della risorsa irrigua attraverso pratiche di irrigazione di precisione.
Il progetto IRRITRE si basa su un insieme di tecnologie dell’agricoltura 4.0 combinate mediante l’utilizzo di intelligenza artificiale al fine di fornire funzionalità di monitoraggio e controllo, promuovendo lo sviluppo di modelli predittivi e strumenti di pianificazione su scala provinciale per l’ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa irrigua e del suo impatto sulle colture.

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