Contrasto alle truffe agli anziani: un arresto e una denuncia

I Carabinieri di Rovereto proseguiranno nella loro azione di contrasto al fenomeno a favore delle persone anziane maggiormente esposte

Prosegue l’azione di prevenzione e repressione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Rovereto per garantire sicurezza ai cittadini e arginare il diffondersi di attività illecite.
Già dalle scorse settimane, infatti, i militari del Comando Compagnia di Rovereto hanno posto in essere mirati ed intensificati servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati, con particolare attenzione alle truffe ai danni delle persone anziane, fenomeno particolarmente insidioso e che affligge proprio le persone più deboli e indifese.
 
Tale intensificazione sta avendo risultati molto positivi: l’attività posta in essere dai Carabinieri ha infatti consentito di fermare due truffatori, entrambi provenienti dalla Campania, che avevano agito in due distinte occasioni: uno di questi, un ragazzo minorenne, è stato denunciato e affidato a un centro di prima accoglienza, l’altro un 45enne pluripregiudicato è stato invece arrestato.
 
Come più volte segnalato, anche nel corso dei frequenti incontri che l’Arma dei Carabinieri – d’intesa con le Amminsitrazioni Comunali e le Curie locali – organizza in tutto il Trentino, il modus operandi adottato dai truffatori consiste nell’indurre la vittima a ritenere che un proprio congiunto sia rimasto coinvolto in un grave episodio con risvolti penali molto seri (generalmente un incidente stradale con vittime) e che sia pertanto necessario provvedere al pagamento di una «cauzione» (che in Italia non esiste) anche mediante la consegna di oggetti di valore, al fine di evitarne la reclusione.
 
Ed è proprio in questo modo che ha agito il minore bloccato due giorni fa ad Aldeno.
Questa volta, la presenza in casa di un parente della vittima - verosimilmente allertato dalle continue campagne di sensibilizzazione condotte sul tema - ha scongiurato che il reato si consumasse, infatti, l’immediata segnalazione del tentativo di truffa appena subito al numero di emergenza 112, accompagnata da una puntuale descrizione del malintenzionato, ne ha consentito l’immediata individuazione ed il conseguente deferimento all’autorità giudiziaria.
 
Nel secondo caso, invece, il responsabile con la medesima tecnica era riuscito a portare a termine la truffa. Ma anche in questa circostanza, la costante presenza sul territorio ha consentito ai Carabinieri della Compagnia di Rovereto di scorgere il sospettato mentre si allontanava trafelato da un condominio della città, pertanto decidevano di seguirlo mentre si dileguava a bordo di un’auto, nel corso dell’inseguimento ricevevano notizia della effettiva consumazione di una truffa presso il civico da cui era stato visto uscire, e così lo fermavano poco oltre il confine meridionale con il Veneto.
 
Sottoposto a perquisizione, i militari gli trovavano indosso una cospicua somma di denaro e alcuni gioielli che si era fatto consegnare dalla vittima 80enne e pertanto lo arrestavano mettendolo a disposizione dell’A.G. scaligera che ne ha provveduto alla convalida e ne ha disposto gli arresti domiciliari nel luogo di residenza.
I Carabinieri della Compagnia di Rovereto proseguiranno nella loro azione di contrasto al fenomeno non solo con una sempre più capillare e attenta attività di controllo del territorio, ma soprattutto mediante la perseverante azione di informazione e sensibilizzazione a favore delle persone anziane maggiormente esposte.
 
Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alle vicende per cui si procede è da ritenersi definitivamente accertata solo a seguito di sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.