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Vannetti: il nuovo direttore è Andrea Zencher

Attualmente a capo dell’Apsp di Avio, è già stato funzionario a Rovereto

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È Andrea Zencher il nuovo direttore dell’Apsp Clementino Vannetti. Roveretano classe 1986, ha un curriculum di grande esperienza nel settore: al momento direttore dell’Apsp Ubaldo Campagnola di Avio, ha già lavorato anche alla Vannetti, dal 2013 al 2015 è stato funzionario e responsabile dell’ufficio ragioneria. Conosce dunque non solo il mondo delle case di riposo, ma anche la realtà roveretana e il più ampio contesto della Vallagarina.
Zencher è risultato vincitore al termine di un’articolata selezione, che si è conclusa con un colloquio cui hanno partecipato anche altri due professionisti.
 
Spiega la presidente Daniela Roner: «Una lunga discussione ci ha impegnati, in Consiglio di amministrazione, nelle ore dopo i colloqui. I profili giunti al termine della selezione erano di altissimo livello e ci tengo a ringraziarli pubblicamente per l’impegno. Ringrazio anche chi ha seguito la selezione. Ora auguriamo buon lavoro al dottor Zencher che affiancherà il Cda e il personale attraverso anni di sfide davvero importanti».
 
Nel prossimo futuro, infatti, l’Apsp è attesa da molti impegni.
Li spiega ancora la presidente: «Anzitutto c’è da seguire la costruzione della nuova Rsa nell’area ex Master tools: con 20 milioni di finanziamento provinciale per i lavori e un valore di 4 milioni del terreno che il Comune ha ceduto all’Apsp. Arriverà nel corso dell’anno anche il momento dell’inaugurazione dei lavori di ampliamento e riqualificazione del Centro Alzheimer alla Rsa Kolbe di Borgo Sacco. Importanti lavori interesseranno la Casa rossa, storica sede dell’Apsp. Qui infatti ci saranno i cantieri per il consolidamento antisismico, propedeutici all’apertura di un’ala da dedicare a comparto psichiatrico e neuropsichiatrico che sarà riferimento per tutta la Vallagarina.
 
I lavori sono in capo a Provincia e Azienda sanitaria e noi dovremo progressivamente riorganizzare spazi e uffici. Sempre alla Casa rossa, con lavori seguiti dal Comune di Rovereto, ci sarà la ristrutturazione del primo e del sesto piano. Prioritario sarà riportare in pareggio il bilancio. A incidere fortemente, lo scorso anno, sono stati l’avvio della nuova Rsa “Fontana”, con tutte le spese connesse con l’apertura di una struttura in più, ma anche la scelta di organizzare il lavoro con nuclei più piccoli. Quest’ultimo elemento migliora il servizio agli utenti e il lavoro dei professionisti, ma incide ovviamente sui costi, visto che si sono rese necessarie alcune nuove assunzioni.
 
Si tratta di una scelta che porteremo avanti, per dare sempre le migliori risposte ad anziani, famiglie e lavoratori. Speriamo – ed è la posizione anche di Upipa nel più ampio sistema trentino – che la Provincia comprenda la richiesta di finanziare l’extraparametro, ovvero di riconoscere, e dunque finanziare, l’impegno di quelle strutture che, a fronte dell’aggravarsi delle condizioni medie di salute dell’utenza, investono per assumere più infermieri e oss rispetto al parametro previsto dalle norme».

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