Rovereto, «Una casa per la Cassa di Risparmio»
A Palazzo del Bene, in piazza Rosmini , il 31 maggio, 1-2-8-9 giugno alle ore 18 – Ingresso gratuito previa prenotazione sul sito di Fondazione Caritro
>
Dopo il successo dello scorso autunno, tornano le visite teatralizzate al palazzo simbolo della città di Rovereto realizzate per Fondazione Caritro.
Saranno i personaggi che hanno vissuto nelle stanze affrescate di Palazzo del Bene a raccontare la storia della dimora simbolo di Rovereto.
Immortalato in ogni cartolina e, al giorno d’oggi, negli scatti e nei selfie dei turisti che arrivano in città, il palazzo svela quei segreti che erano rimasti celati nelle stanze affrescate.
In scena Gabriele Mattè, Stefano Pietro Detassis, Elisa Salvini
Al violino Ester Wegher
Regia e drammaturgia Maura Pettorruso
Il 2 ottobre 1906 il rinnovato Palazzo di piazza Rosmini di Rovereto apriva i battenti per la serata inaugurale, dopo 2 anni di restauro.
Pochi anni prima, la Cassa di Risparmio di Rovereto lo aveva acquistato infatti dal Comune per insediarci la sua nuova sede: una casa per i risparmiatori di Rovereto, un luogo di incontro, di scambio e di crescita.
Rovereto era una città in fermento, nuove grandi imprese tecnologiche - come l’illuminazione pubblica - stupivano gli occhi dei cittadini, l’industria era rigogliosa e la piccola città stava allargando i suoi confini.
Anche la scelta del consiglio della Cassa di Risparmio di Rovereto, di dare una nuova dimora più prestigiosa al suo operato, rientra in questa politica di crescita e ammodernamento. Lo spettacolo ripercorre dunque quegli anni vitali e le epoche che hanno segnato la storia del palazzo.
Così accompagnato dal presidente Plancher che tagliò il nastro dell’inaugurazione del 1906, il pubblico potrà entrare nel Palazzo che fu dei Del Bene e dei Conti d’Arco.
Attraverso le parole degli attori e le suggestioni della musica, inizia un viaggio nel tempo per scoprire famiglie e storie che hanno abitato questo luogo.
Sarà Benone del Bene a raccontare del suo arrivo a Rovereto e della sua fortuna diventando i primi abitanti del palazzo. Poi l’incontro con una cameriera al servizio di una famiglia agitata, quella dei conti d’Arco.
Gli spettatori attraverseranno il tempo delle clarisse, quando il palazzo ospitò questa rinomata istituzione religiosa voluta da Bernardina Floriani della Croce, per approdare nel 1870 quando le sale ospitarono studenti e studentesse.
E, infine, una vivace polemica sul restauro del palazzo, segno dei tempi e delle grandi trasformazioni in corso. Un viaggio a ritroso per scoprire origini, storie e bellezze di questo palazzo simbolo di Rovereto.