Democratici e Grillini alla ricerca disperata di un accordo

Ma la possibilità di una maggioranza con intenti comuni sembra appesa a un filo

Come si sa, Mattarella ha concesso cinque giorni ai partiti presenti in Parlamento affinché trovino un accordo di maggioranza per la formazione di un governo.
Le possibili maggioranze sono due, quella di centrodestra e quella di centrosinistra.
La prima ha poche chance di riuscita perché, pur essendo compatti nell’intento di formare una maggioranza, i partiti che la formano non hanno i numeri. Cioè possono solo sperare nelle defezioni e nei parlamentari non schierati.
Anche un eventuale accordo tra 5Stelle e PD non ha tutti numeri per ottenere la fiducia, ma è molto più vicino al quorum. Ma anche in questo caso ci saranno  le defezioni annunciate e aiuti insperati (vedi LEU).
 
Gli osservatori dunque seguono da vicino gli incontri tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, per vedere se la buona volontà porta risultati.
Per la verità le basi di partenza sono lontane per definizione, dato che i pentastellati vogliono un Conte Bis, mentre i Dem vogliono cambiare completamente rotta.
Inoltre, per i 5 Stelle l’accordo deve partire con la legge che riduce il numero dei parlamentari, cosa che non sta bene al PD perché ritengono che il Paese sarebbe poco rappresentato soprattutto nelle aree provinciali.
E comunque non si comprende questa fretta di ridurre i parlamentari, con tutti i problemi che ci sono.
 
Ma sono tante altre le divisioni tra M5S e PD, a partire dai «NO» pentastellati ai «SÌ» dei democratici. Giusto ieri Toninelli ha decretato in zona Cesarini un discutibilissimo NO alla Gronda, la nuova autostrada che consentirebbe ai Liguri di muoversi in maniera più razionale. Un PD non in dialogo con M5S avrebbe gridato allo scandalo.
Insomma, sulla carta le possibiità di una comunità di intenti tra le due formazioni politiche sono appese a un filo.
Allora, ci si domanda, che motivazioni possono spingere PD e 5S a trovare un accordo? Per tutte ne citiamo una: nel caso di elezioni anticipate sia il PD che il Movimento 5S si troverebbero di fronte a un pesante insuccesso.

GdM