Se ne sono andati Luigi Penner e Santo Rattin

Il PATT ricorda i due Autonomisti della prima ora, dai tempi dell'ASAR

Il mondo autonomista è costretto ad affidare oggi alla memoria della sua lunga storia due veri Autonomisti che hanno contribuito per anni a costruire e tenere viva la storia dell’Autonomia trentina e del Partito Autonomista Trentino Tirolese.
Luigi Penner (foto in alto), Luis per gli amici, si è spento alla veneranda età di 96 anni.
Asarino della prima ora, è stato sempre in prima fila in tutta la storia del Partito Autonomista. Mai mancato ad un congresso, mai ad una manifestazione, sempre presente alle serate storiche e culturali, membro attivo del Circolo Gaismayer e socio di tante Compagnie Schützen, sostenitore appassionato del progetto dell’Euregio e della cultura mitteleuropea.
 
Un uomo d’altri tempi, convinto e determinato nel difendere e promuovere in ogni sede le ragioni storiche e culturali della nostra Autonomia, anche quando era controcorrente ed occorrevano coerenza e tanto coraggio.
Ma la sua serena e determinata convinzione, il suo innato buonsenso e il suo pacato equilibrio montanaro facevano di lui un uomo certamente tenace e appassionato nelle sue convinzioni, ma anche spiritoso e aperto alle novità e al confronto, soprattutto con i giovani, ai quali non si stancava mai di raccontare, in maniera precisa e documentata, le sue avventure durante la seconda guerra e le sue battaglie per l’autonomia.
 
Santo Rattin (foto in basso) era un altro autonomista della prima ora. Per tanti anni attivo nel nostro movimento, ha spesso ricoperto cariche importanti ed è stato, pur originario del Vanoi al quale era particolarmente legato, un autorevole riferimento della città di Trento.
È stato consigliere comunale del Partito Autonomista, nonché protagonista di tante importanti battaglie.
Se ne è andato in silenzio, spento da una lunga malattia e confortato dall’affetto della sua famiglia da sempre autonomista, a partire dal fratello Giovanni, per anni consigliere del PATT alla Comunità di Valle.
 
Oggi anche se Luigi e Santo non sono più fisicamente tra noi, rimarrà però il loro ricordo di persone fortemente legate alla nostra terra, alla nostra gente, alle nostre tradizioni.
Ma ci lasciano anche un esempio di chi ci richiama, oggi più di prima, alla necessità di credere nel grande patrimonio di valori, di ideali e di responsabilità dell’autogoverno e a cui la nostra Autonomia ci mette ogni giorno di fronte.
Per questo ci raccogliamo tristemente, assieme a tutti gli amici delle Sezioni del PATT di Trento e del Primiero-Vanoi, nell’ultimo rispettoso e riconoscente saluto a Luis e Santo e siamo vicini a tutti i loro familiari.