Consiglio regionale: Roberto Paccher eletto Presidente

Con maggioranza assoluta, 42 voti su 69 votanti, è stato nominato Presidente del Consiglio regionale alla prima votazione – Eletti anche i vice presidenti

>
Si è svolta senza colpi di scena la prima seduta del Consiglio regionale, dove è stato eletto, dopo una riunione dei Capigruppo, il nuovo Presidente. Con la maggioranza assoluta, 42 voti, è stato eletto Roberto Paccher (Lega Salvini).
 
 La seduta  
A Presiedere la seduta, a inizio lavori, la consigliera più anziana, Lucia Coppola (PD).
«Oggi – ha detto – siamo chiamati a dare il via ad una legislatura che si preannuncia ricca di sfide per il nostro territorio e l'auspicio è che possiamo lavorare insieme, Bolzano e Trento, per il benessere delle nostre Comunità.
«Sono convinta che solo attraverso un dialogo costruttivo tra le nostre realtà possiamo davvero favorire una crescita armonica per la nostra terra.
«La nostra Autonomia, di cui la Regione è depositaria, ha compiuto un percorso lungo per arrivare ad oggi ad essere un modello non solo nei confini nazionali, ma in Europa e in paesi anche molto lontani da noi. E proprio in questa sede si svolti passaggi importantissimi per arrivare a consolidare quella pacifica convivenza tra gruppi linguistici diversi, che però condividono una storia comune.
«Per questo è con una certa emozione, dettata dal grande senso di responsabilità del nostro ruolo, che do ora il via ai lavori, con l'auspicio che potremo tutti noi, attraverso del dialogo e del confronto, nel rispetto delle idee di ciascuno, contribuire al rafforzamento della nostra specialità e continuare nel percorso di crescita che anche oggi mette le nostre Province al vertice nelle classifiche nazionali per il benessere dei cittadini.»
 
Riccardo Dello Sbarba (Verdi) è intervenuto sull’Ordine dei Lavori chiedendo una breve riunione dei Capigruppo. Dopo poco più di un’ora di riunione, la Presidente Coppola ha ripreso i lavori.
Dello Sbarba ha quindi preso parola per illustrare il risultato della riunione.
«Siamo partiti dalla constatazione che in Regione non è ancora stabilita una maggioranza e minoranza politica e quindi non sono ancora chiari i rapporti per l’Ufficio di Presidenza, – ha detto. Anche in Provincia di Bolzano non è stata definita una maggioranza e in questa condizione non possiamo pregiudicare chi sta in maggioranza e in minoranza.»
Ha quindi proposto di eleggere sei persone dei partiti di maggior consistenza numerica, ma l’idea, ha spiegato, non è stata accettata.
«Come gruppo Verde abbiamo due strade: o non voto alcuni e invece voto quelli che fanno comodo, ma a noi non sembra una posizione coerente.
«Nel momento in cui il nostro criterio non è stato approvato, voteremo scheda bianca e non rivendichiamo per noi alcun posto nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, almeno in quello provvisorio.»
Il consigliere Ugo Rossi (Patt) ha detto che, ritenendo che ci sia una maggioranza in Consiglio provinciale a Trento, «Il gruppo del Partito Autonomista Trentino Tirolese voterà per quanto riguarda le nomine della parte trentina, mentre si asterrà sui nomi indicati dalla componente sudtirolese».
 
Giorgio Tonini (PD) ha ringraziato il Consigliere Dello Sbarba per la proposta, ritenuta ragionevole.
«Una maggiore autolimitazione da parte delle due maggioranze, ipotetica quella di Bolzano, reale quella di Trento, sarebbe stata auspicabile.
«Così non è stato e quindi per quanto riguarda il membro di minoranza, che per il principio dell’alternanza spetterebbe a Bolzano, voteremo scheda bianca.
«Aspettiamo dunque una proposta dai colleghi di Bolzano e se non ci fosse allora lasceremo scheda bianca.»
 
Anche Paul Koellesperger (Team Koellesperger) ha dichiarato di votare scheda bianca di fronte alla mancata accettazione della proposta fatta. Anche Paolo Ghezzi (Futura2018) ha annunciato scheda bianca, così come Alex Marini (5Stelle) in attesa di avere una proposta da parte dei colleghi sudtirolesi.
 
Mirko Bisesti (Lega Salvini) ha preso parola, spiegando che per quanto riguarda Presidente e Vicepresidenti «è stata trovata la quadra».
Ha quindi proposto il nome di Roberto Paccher.
 
Philip Achammer (SVP) ha detto che almeno Presidente e Vicepresidenti dovrebbero essere eletti. Ha quindi detto che nella prima metà della legislatura rispetteranno la maggioranza italiana.
Per la Vicepresidenza, ha detto, faranno una proposta, anche per quanto riguarda la vicepresidenza Ladina.
 
La votazione ha visto Roberto Paccher eletto con la maggioranza assoluta: 42 voti a favore, 24 schede bianche, 2 nulle e 1 voto a Ugo Rossi.
 
 L’intervento di Roberto Paccher 
Nel suo intervento, Paccher ha sottolineato l’importanza del Consiglio regionale.
«L'aula, dove oggi sediamo, è il luogo che incarna la nostra Autonomia, dove Trento e Bolzano si incontrano e possono dialogare, dove si uniscono i nostri territori e dove le istanze di tutti i cittadini - di lingua italiana, tedesca, ladina, mochena e cimbra - possono trovare una risposta.
«Quella che inauguriamo oggi è dunque una nuova stagione per nostra Autonomia, in un Consiglio regionale profondamente rinnovato rispetto al passato dove in molti, come me, hanno fatto ingresso per la prima volta oggi.
«Sono fermamente convinto della necessità di ridare alla Regione un suo ruolo e quindi a questa assemblea, che è la sua espressione più alta, la sua importanza.
«In questa sede che si decide il destino comune della nostra terra, dove possiamo insieme prendere decisioni importanti che vanno al di là dei confini delle nostre Province e da dove possiamo far sentire con forza la nostra voce in Italia e in Europa.»
 
«Insieme noi rappresentiamo più di un milione di cittadini ed è questa la forza dell'unione dei nostri due territori. Non dobbiamo dimenticare che è proprio la Regione, a partire dalla firma dell'Accordo Degasperi-Gruber, ad essere depositaria della nostra Autonomia.
Ha posto l’accento sulla necessità di essere «interlocutori forti con Roma e Bruxelles.
«Insieme noi rappresentiamo più di un milione di cittadini ed è questa la forza dell'unione dei nostri due territori. Non dobbiamo dimenticare che è proprio la Regione, a partire dalla firma dell'Accordo Degasperi-Gruber, ad essere depositaria della nostra Autonomia.
«La delega delle competenze alle due Province si è rivelata funzionale all'amministrazione del territorio, ma sono convinto che sia propria la Regione, e il suo Consiglio, con il suo fondamentale ruolo di rappresentanza istituzionale, unito a quello delle due Province, a dover svolgere un ruolo primario nel dialogo con Roma e Bruxelles, ma anche con i nostri vicini, – ha detto riferendosi a Veneto e Lombardia. – Abbiamo il dovere di rafforzare sempre più l’amicizia tra Trento e Bolzano, attraverso la dialettica e il confronto e creando occasioni di collaborazione e incontro.»
Ha concluso quindi concluso l'intervento con l'impegno all'ascolto e al dialogo con tutti.
 
 L'elezione dei Vicepresidenti 
Dopo il discorso di insediamento, Philip Achammer (SVP) ha proposto il nome di Thomas Widmann per la Vicepresidenza di lingua tedesca. Il risultato ha visto eletto il Vicepresidente Vicario eletto con 46 voti a favore, 22 bianche e 1 nulla.
Per il Vicepresidente di lingua ladina, è stato proposto il consigliere Luca Guglielmi (Lista Fassa), eletto con 39 voti, 2 voti per Manfred Vallazza, 24 schede bianche e 2 nulle.
Al termine della votazione, Carlo Vettori (Lega Nord) ha chiesto una sospensione dei lavori per quanto riguarda la nomina dei segretari questori, in attesa di definizione della maggioranza altoatesina. La richiesta di sospensione è stata approvata.