Elezioni provinciali, intervista ad Alberto Pattini
«Noi del PATT andiamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto per il Trentino e tutto il Paese ci guarda con ammirazione e persino con invidia.»
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Alberto Pattini, candidato per il Consiglio provinciale nelle fila del PATT, ha desiderato fare una puntualizzazione sull’articolo pubblicato ieri sulle nostre considerazioni a fine della campagna elettorale.
«Nulla da dire sul contenuto dell’articolo, – ci ha detto. – Ma vorrei fare una precisazione. Il nostro candidato alla presidenza Ugo Rossi è stato messo in discussione all’indomani del risultato delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo. La coalizione lo ha ritenuto responsabile della disfatta, ma è stata una soluzione di comodo perché semmai le responsabilità erano di tutti.
«Ma, a parte il fatto che ci sembra che fosse il PD nazionale alla base della disaffezione dell’elettorato, vogliamo ricordare che i risultati della Giunta Rossi sono stati eccellenti rispetto al resto del Paese.
«Abbiamo la disoccupazione più bassa s’Italia, l’export è in crescita, l’Autonomia è saldamente ancorata alle nostre radici, lo stato sociale ed economico pone il Trentino ai vertici del Paese.»
Paolo Ghezzi ha accusato Ugo Rossi di essere un solipsista. È stato Rossi a voler lasciare la coalizione?
«Assolutamente no. Anzi, come ha dichiarato Rossi in un’intervista rilasciata al vostro giornale, non comprendiamo il motivo per cui PD e UPT si siano sfilati. Sono loro che hanno voluto andare da soli.»
Lei ha sempre portato avanti il tema della sicurezza.
«Certamente! Da consigliere comunale di Trento ho lanciato i miei J’accuse! decine di volte. E adesso vedo addirittura l’ex Questore che, tranquillamente candidando alle provinciali per un altro partito, si lamenta che le forze dell’Ordine non hanno personale abbastanza…! Dove era quando faceva il questore?»
Però le sue proteste non sono rimaste inascoltate.
«Siamo riusciti a ottenere 33 espulsioni per spaccio, che è già qualcosa. Ma sarà una priorità del PATT continuare a batterci affinché un territorio così turistico come il Trentino offra la sicurezza che i cittadini si aspettano.»
È vero quello che dice Berlusconi sull’«eredità disastrosa» che gli lasciate?
«Anzitutto devono vincere. Ma noi andiamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e tutto il Paese ci guarda con ammirazione e persino invidia.»
GdM