Primarie PD: a Renzi il 71,1% dei voti, il suo ritorno è cominciato
Hanno votato due milioni - Andrea Orlando ha preso il 21,1%, Michele Emiliano il 7,8%
Ovviamente nessuno dubitava sul successo di Renzi alle Primarie del PD, ma i risultati erano attesi per verificare molte cose.
La prima era l’affluenza alle urne: per quanto inferiore alle primarie precedenti, si sono recati a votare quasi 2 milioni di elettori.
La seconda era la percentuale che Renzi avrebbe preso. E qui possiamo dire che ha stravinto.
I risultati definitivi danno a Matteo Renzi il 71,1%, ad Andrea Orlando il 21,1%, a Michele Emiliano il 7,8%
Renzi, oltre a ringraziare gli elettori che sono andati a votare anche se si trattava di una domenica col ponte del Primo Maggio, ha ringraziato gli altri due candidati.
In effetti, poiché anche loro sapevano come sarebbe andata a finire, si meritano l’onore delle armi, sia perché hanno dato ai Democratici la spinta necessaria per recarsi alle urne, sia perché una democrazia si realizza nella pluralità.
Orlando sarà un valido collaboratore di Renzi. Emiliano, anche se ha preso solo il 7.8% dei suffragi, ha il merito di aver portato al voto il Meridione.
In buona sostanza il sostegno al presidente Gentiloni è garantito, che starà al Governo almeno finché le due Camere del parlamento non vareranno le nuove leggi elettorali coerenti in grado di consentire il governo del Paese.
Di conseguenza si andrà al voto anticipato solo se le eventuali elezioni non dovessero cadere a ridosso della Legge di Stabilità.
Per Renzi si tratta dunque di una nuova partenza. Non è la prima volta che riparte. La prima risale alla lotta tra lui e Bersani, la seconda è questa.
E dato che la lezione l’ha imparata, le riforme e le mosse di governo le farà alla velocità che questo Paese riesce a sopportare.