Riforma Regioni: rispettate le autonomie di Trento e di Bolzano

Si va verso il Terzo Statuto – Panizza: «Un importante riconoscimento per la nostra autonomia» – Ha votato contro Forza Italia

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Il senato a approvato con 204 voti a favore (PD e 5 Stelle), 34 contrari e 7 astenuti, lo stralcio delle autonomie di Trento e di Bolzano dalla legge costituzionale che riforma le regioni.
Ha votato contro Forza Italia, la Lega – compreso il senatore Divina – non era in aula.
«Un importante riconoscimento per la nostra autonomia.» – È stato il commento a caldo del senatore autonomista trentino Franco Panizza pronunciato non appena approvato l'emendamento all'articolo 39 della riforma costituzionale riguardante le autonomie speciali.
 
«È stata una trattativa politica difficile – ha aggiunto Panizza, – ma il Governo ha capito che di fronte a una riforma che ridimensiona l'assetto regionalista, diventava per noi dirimente uno specifico passaggio di tutela delle autonomie speciali.
«Con questo emendamento abbiamo salvaguardato giuridicamente e politicamente la nostra specialità, dando ora tutto il tempo necessario alle due Province per procedere assieme alla revisione dello statuto d'autonomia.
«Nel frattempo – prosegue – siamo riusciti ad avocare alle due Province nuove competenze, tra cui quella importante per il nostro territorio, sull'ambiente.
«Un risultato ottenuto in un clima difficile, in cui determinante è stata l'azione unitaria dei due presidenti autonomisti delle province e la presenza di un gruppo forte e coeso al Senato quale il nostro.»
 
Con l’occasione il senatore del PATT ha espresso il suo giudizio sulla riforma del Senato.
«Certo resta il rammarico – continua Panizza – per una riforma che poteva trasformare il nuovo Senato in un vero Senato delle Autonomie.
«Di positivo ci sono il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione dei costi della politica, la nuova norma per l'elezione dei futuri senatori, assieme, naturalmente, alla parte sulle autonomie speciali.»