Verso le elezioni comunali del 10 maggio – Paolo Castelli
Dieci domande per conoscere l'esperienza dell'Assessore all'Istruzione e allo Sport del Comune di Trento
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Dopo Alberto Pattini, che ha aperto la nostra serie di interviste ad alcuni personaggi che candidano per le prossime elezioni comunali, abbiamo pensato all’assessore uscente all’Istruzione e allo Sport del Comune di Trento Paolo Castelli. Candida nelle file del cantiere Civico Democratico. Queste le competenze. Programmazione dei Servizi scolastici (asili nido, scuole dell'infanzia, elementari, dell'obbligo e superiori); Politiche per l'infanzia, iniziative formative rivolte ai genitori; vigilanza sulle attività inerenti i Servizi educativi gestiti in regime di convenzione da parte di cooperative, Enti e Associazioni, Rapporti con Enti ed Associazioni sportive; Impianti sportivi; rapporti con l'ASIS; Predisposizione criteri di utilizzo delle attrezzature sportive; interventi a sostegno di manifestazioni sportive, assegnazione contributi alle società sportive. |
Assessore Castelli, quando finisce una legislatura, qualcosa in te nasce, qualcosa in te muore. Qual è la sensazione che prova lei?
«La sensazione di aver realizzato alcuni progetti e di aver acquisito competenze, conoscenze e relazioni che prima non possedevo.
«La consapevolezza di aver iniziato altri percorsi da compiere.»
Cos’è che l’ha soddisfatta di più in questi oltre 5 anni di mandato?
«Durante il mio mandato di Assessore ho scoperto una città che esprime vitalità, passione e altruismo attraverso l'impegno di molte persone e di molte realtà associative che operano negli ambiti sociali, culturali e sportivi.
«Ciò che più mi ha soddisfatto è una rete di relazioni e di rapporti con le persone, le associazioni e le istituzioni della nostra comunità.»
Cosa rimpiange di non aver fatto?
«Alcune cose che hanno trovato ostacolo nella complessità dei processi amministrativi o talvolta nella dinamica dei rapporti politici all'interno degli organi comunali e dalla situazione economica particolarmente critica di questo periodo
«Concretamente mi sarebbe piaciuto dare avvio alla ristrutturazione del Lido Manazzon, opera per la quale mi sono fortemente impegnato e che dovrà essere compiuta nei prossimi anni, nonché avviare un processo di attualizzazione dei servizi di conciliazione famiglia-lavoro che coinvolga anche le aziende sul territorio.»
Da assessore ha avuto la sensazione di essere seguito dai cittadini?
«Sì, per la maggior parte dei casi devo dire che i cittadini da me avvicinati mi hanno dato la sensazione di apprezzare il mio impegno nell'istituzione, anche se non sempre questo ha comportato, per cause non dipendenti dalla mia volontà, l'ottenimento degli obiettivi che la gente mi poneva.»
Ovviamente anche lei ha sostenitori e detrattori. Giungono a lei entrambe le istanze? In altre parole, «fanno sentire la loro voce»?
«Eccome! E certamente si sente di più la voce dei detrattori.
«Molte persone si lamentano giustamente di problemi della città e delle istituzioni (mobilità, urbanistica, burocrazia) ma molti si lamentano di fenomeni legati alla cultura, all'educazione e al senso civico delle persone che la politica non può presidiare (inciviltà, sporcizia ecc.).»
E i sostenitori?
«Ci sono anche tante persone che mi manifestano apprezzamento per quanto ho fatto e per la vicinanza che ho dimostrato ai vari mondi della nostra comunità.
«Sono soddisfazioni non da poco.»
Ho visto che lei crede molto nei nuovi mezzi di comunicazione. Qual è il social network che frequenta di più?
«Facebook.»
Qual è quello che preferisce?
«La newsletter perché si rivolge direttamente alle singole persone ed è un mezzo per esprimere il tuo pensiero.»
Questa campagna elettorale la trova corretta o si aspetta qualche colpo di coda prima delle elezioni?
«Tutte le campagne elettorali sono per me un'occasione per conoscere e confrontarsi con le persone.»
Anche lei ha un sogno per la città di Trento. Ce ne può parlare, anche se oggi le può sembrare irrealizzabile?
«Il mio sogno per la città di Trento è che possa dotarsi di una struttura per il benessere e il divertimento ed il relax della famiglia senza essere costretti a cercarli fuori dalla provincia (Alto Adige) o dalla regione (Veneto).
«Un sogno che poi non è così irrealizzabile…»
G. de Mozzi
www.castellipaolo.eu