Scomparsa di Moltrer – L’addio del PATT, il suo partito

Il Segretario Politico dei Giovani Autonomisti, Simone Marchiori: «An schian gruas, Diego» – Franco Panizza e Walter Kaswalder: «Diego, ci mancherai!»

Di seguito i due comunicati che il Partito Autonomista Trentino Tirolese ha fatto pervenire alle redazioni.
Uno a firma del segretario politico, Simone Marchiori, l’altro a firma di Franco Panizza e Kaswalder.

 Simone Marchiori 
 
Ciao Diego!
E’ sempre difficile dire addio ad un compagno di viaggio, ad un amico sincero con il quale si condivide un tratto della propria vita.
Ma è ancora più difficile dire addio ad una persona come te, Diego, con la tua sincerità ed onestà, il tuo sorriso, la parola giusta che sapevi trovare per tutti.
Nella tua esperienza politica, come sindaco di Fierozzo e presidente della Comunità dell’Alta Valsugana prima e di consigliere provinciale e Presidente del Consiglio Regionale poi, hai dato un volto umano alla politica, contribuendo a riportare fiducia tra la gente trentina.
Eri un uomo del fare, concreto, che andava al nocciolo delle questioni senza troppi giri di parole. Una persona vera, di quelle che servono proprio in questo momento di difficoltà.
Nonostante la tua imponenza, che di primo acchito quasi intimoriva, non era difficile entrare subito in sintonia con te e trovarsi a proprio agio. La tua stretta di mano poderosa, per chi ti conosceva, diventava quasi rassicurante.
Non sarebbe giusto dilungarsi in discorsi e commemorazioni che, probabilmente, nemmeno tu avresti voluto.
Vogliamo ricordarti con il tuo sorriso, mentre a cavallo giravi per la Val dei Mocheni, la tua piccola patria per la quale tanto hai fatto, oppure mentre stavi appostato a caccia, fra i boschi delle tue montagne.
È questo l’unico modo per ricordarti, per ricordare un grande uomo che tanto ha fatto per la sua Terra e che troppo presto se ne è andato.
An schian gruas, Diego.
A nome di tutti i Giovani Autonomisti PATT
Il Segretario Politico Simone Marchiori
 
 Franco Panizza e Walter Kaswalder 
 
Ciao Diego, ci mancherai.
L'improvvisa scomparsa di Diego Moltrer, presidente del Consiglio regionale ed esponente di primo piano del PATT, rappresenta per il mondo autonomista trentino una perdita irreparabile e lascia attoniti i tantissimi amici che gli sono stati lungamente al fianco, accompagnandolo in un percorso che lo aveva visto raccogliere l'eredità del padre per assumere ruoli di sempre maggiore rilievo in campo amministrativo, politico e istituzionale.
Orgoglioso delle sue origini mochene, Diego Moltrer si è sempre adoperato – prima da sindaco e successivamente da presidente della Comunità di Valle Alta Valsugana-Bernstol – per rendere competitivo questo lembo di territorio trentino al quale era fortemente legato, favorendo uno sviluppo turistico sostenibile in larga parte basato sulla creazione di percorsi etnografici che hanno saputo rendere accogliente la Valle, senza però snaturarla.
Uomo autentico e schietto, generoso e disponibile con tutti e dotato di una simpatia contagiosa, si era calato con impegno e grande entusiasmo nel ruolo istituzionale che gli era stato assegnato all'indomani della sua elezione in Consiglio regionale, guadagnando stima e apprezzamento per la sua capacità di interpretare, con autentico spirito regionale, le istanze dei diversi gruppi linguistici.
In un clima di forte tensione aveva avviato, pur conscio delle molte difficoltà che avrebbe dovuto affrontare, la riforma dei vitalizi, dimostrando notevoli capacità politiche di mediazione e di equilibrio istituzionale. Un percorso che si è interrotto drammaticamente oggi, mentre era alla ricerca di una parentesi di distensione fra quelle montagne che tanto amava.
Ancora increduli per quanto è successo, il segretario politico ed il presidente e quanti rappresentano, ai vari livelli, il Partito Autonomista Trentino Tirolese nelle Istituzioni e nella società civile, si stringono con affetto attorno alla sua famiglia, ricordandone non solo le doti di amministratore preparato e capace, ma anche quella sua grande umanità che è stata il fondamento di un'amicizia che per molti di noi resterà nel tempo come un patrimonio prezioso e irripetibile.
Il segretario politico Franco Panizza  Il presidente, Walter Kaswalder.