Si aiutano le PMI trasferendo ai privati gli sgravi sull'energia
Federconsumatori: «Energia: Inaccettabili e dannose le proposte dell'Antitrust»
«Riteniamo inaccettabile quanto prospettato dall'Antitrust in occasione dell'audizione di ieri in Commissione Attività Produttive alla Camera.»
L’accusa viene da Federconsumatori, che non perde mai di vista anche gli aspetti meno conosciuti dalla gente comune.
«L'ipotesi di scaricare ancora una volta – recita un comunicato l’associazione dei consumatori – sui consumatori domestici il peso del sostegno alle piccole e medie imprese per ridurne la bolletta è impensabile.»
L'ipotesi, nel dettaglio, prevede di «spostare il peso degli oneri di sistema per le rinnovabili sui clienti domestici, alleggerendo così del 10% per le piccole e medie imprese, attualmente danneggiate oltre misura».
Sì avete letto bene: per alleggerire il peso fiscale che grava sull’energia destinata alle piccole e medie imprese, lo si trasferisce alle famiglie. Tanto, già trarranno vantaggio dall’iniziativa sul cuneo fiscale.
«Un ragionamento che non ha alcuna logica, né trova alcuna possibile giustificazione – aggiunge Federconsumatori. – A maggior ragione se si pensa che le bollette italiane sono le più alte d'Europa (e sono aumentate nell'ultimo decennio del +42,7% quelle elettriche, del +54,5% quelle del gas, oltre 2 volte e mezzo il tasso di inflazione) e gli oneri di sistema incidono sulla bolletta per oltre il 20,5%.
«A ciò si aggiunge quanto già attuato nei mesi scorsi a danno delle famiglie: dapprima, infatti, uno degli ultimi provvedimenti del Governo Monti ha regalato alle imprese energivore incentivi per ben 600 milioni di Euro, scaricandoli sulle bollette elettriche domestiche e determinandone un ulteriore aumento del +2%.
«In seguito, con il Decreto Destinazione Italia, si è approvata una misura simile per il gas, di analogo impatto sulle bollette del gas.»
Con l'ipotesi dell'Antitrust gli aggravi prospettati sulla bolletta di una famiglia saranno di +50 Euro annui, ma forse di più.
Altra forte criticità riguarda l'auspicio per un progressivo abbandono del mercato di maggior tutela.
Va bene la concorrenza, ma lasciare le famiglie in pasto a un libero mercato che non funziona, dove secondo l'indagine dell'Autorità per l'Energia le famiglie che sono passate al mercato libero hanno pagato mediamente le bollette elettriche +12,7% e quelle del gas +4% rispetto al mercato di maggior tutela, vorrebbe dire puro autolesionismo.
Per questo il mercato di maggior tutela va preservato fino a quando non vengano garantiti risparmi significativi per i consumatori e vengano eliminate tutte le pratiche commerciali scorrette all'ordine del giorno nell'attività delle aziende fornitrici di energia (dai ritardi, alle inefficienze, all'attivazione dei contratti non richiesti).
«Ci risulta estremamente curioso – conclude Federconsumatori – e non riusciamo francamente a comprende come l'Antitrust, Autorità che dovrebbe favorire la trasparenza del mercato e tutelare i cittadini, possa anche solo lontanamente concepire delle misure di questo tipo, così dannose e controproducenti per le famiglie.
«Anzi, al contrario, riteniamo che bisognerebbe fare di tutto per ridurre l'impatto fiscale sulle bollette e traslare gli oneri di sistema sulla fiscalità generale.»