Divina sulla crisi di governo e probabile staffetta con Renzi

«Non mi piacciono le persone che cambiano posizione nel balenar di pochi giorni»

«Renzi non mi piace, – scrive il senatore Sergio Divina in una nota per commentare la probabile staffetta a Palazzo Chigi tra Letta e Renzi. – Come non mi piacciono le persone che cambiano posizione nel balenar di pochi giorni.»
Il suo commento è preciso e rispecchia il buonsenso di chi può esprimerlo senza dover fare i conti con nessuno.
«Fino a ieri Renzi si diceva contrario ad approdare al Governo senza passare per le elezioni, e che Letta avrebbe avuto il suo fedele appoggio. Lo diceva ma non lo pensava ovviamente.
«Bene, ora questo ragazzo, spregiudicato privo di sensibilità e di umanità (vedi come ha liquidato Letta), è arrivato dove voleva, ma ha fatto capire quanto sia poco affidabile e quanto valga la sua parola! Ci si può fidare di una simile persona?»
 
Poi, anche un accenno alla presunzione del ragazzo segretario del PD.
«La scalata al PD gli ha permesso di avere pochissimi contraddittori interni,  nonché molti opportunisti che preferiscono seguire la corrente che non fare i salmoni sacrificali.
«Tutto ciò complice un sistema di informazione che lo ha sempre presentato (con eccessiva generosità) come un salvatore del sistema e non ha mai messo in luce le grandi ombre che invece l'uomo porta con sé. Si percepisce molto bene che ha messo il suo futuro davanti al futuro del suo partito e anche del suo paese.
 
Infine il riferimento a un personaggio europeo di portata storica.
«Prepariamoci pertanto ad ulteriori piroette del prossimo Premier e non illudiamoci che persegua ciò che ha detto di fare finora. Domani è un altro giorno, si può tranquillamente ribaltare quanto si è detto il giorno prima!
«Ricorda molto un grande cancelliere tedesco, Adenauer, poco incline a rispettare gli impegni e la parola data, che passò alla storia per la sua celebre frase Cosa volete che mi importi delle sciocchezze che ho detto l'altro ieri.
«Che Dio ce la mandi buona e che gli Italiani tengano bene gli occhi aperti.»