Dellai crede nel Terzo polo. «Casini? Solo un problema mediatico»
«È chiaro che dovendo andare a votare con questo quadro politico ci troveremmo a candidare con il centrosinistra»
«Il problema non è il salto che ha fatto Casini, che era nell’aria. – Ci spiega Lorenzo Dellai, da noi sentito per capire la posizione dei Popolari per l’Italia di fronte alle eventualità che passi questa legge elettorale. – Il problema è che dobbiamo cambiare la politica che ha caratterizzato questi ultimi vent’anni. Certamente l’uscita di Casini non fa bene – continua Dellai, – soprattutto dal punto di vista mediatico, ma il problema vero è il tempo.»
L’ex presidente della Provincia di Trento, ora capogruppo dei parlamentari della Civica per l’Italia, sa perfettamente come stanno le cose. L’Italia è indubbiamente di centro, è moderata, è popolare.
Ma il consolidamento del berlusconismo e la crescita del PD hanno sostanzialmente costretto i cittadini a collocarsi con gli uni o con gli altri per contrastare chi dei due gradiva meno.
«Il nostro disegno ha bisogno di tempo, – ammette Dellai. – Ma se si dovesse andare a votare tra un anno o poco più, c’è il tempo per convincere la gente a non aver paura ad esprimersi per quello che è.
«È una strada in salita, – insiste. – Ma noi terremo la barra dritta. Si tratta di vincere una forte resistenza di natura contingente e non ideologica.»
E nel caso che si dovesse andare a elezioni anticipate entro pochi mesi?
«A quel punto è evidente che non ci schiereremmo con Berlusconi.»