No a liste bloccate e a premi di maggioranza sproporzionati
La legge elettorale deve rispondere alle motivazioni espresse dalla Corte Costituzionale quando ha abrogato il Porcellum
Fermo restante il nostro commento positivo espresso l’indomani dell’accordo Renzi-Berlusconi (vedi), desideriamo esprimere le nostre riserve su alcuni aspetti che la legge elettorale potrebbe presentare se rispondesse a quello che abbiamo sentito.
Al di là delle modalità che verranno scelte, due cose non possiamo accettare, quelle stesse che hanno spinto la Corte Costituzionale ad abrogare la legge del cosiddetto Porcellum.
La prima è che le liste elettorali non possono essere decise dai partiti. Il popolo deve poter scegliere la persona, non solo il partito. Si rischierebbe nuovamente di avere un Parlamento voluto dai partiti e non dagli elettori.
La seconda è che non possono essere riconosciuti premi di maggioranza sproporzionati rispetto al risultato elettorale. Se si vuole un risultato che possa garantire la governabilità del Paese, non è con artifici aritmetici che si possono garantire maggioranze schiaccianti.
GdM