Dellai ha salutato i suoi sostenitori al Palarotari di Mezzocorona
Soddisfazione per il risultato personale, critico verso la legge elettorale, possibilista per una soluzione politica a livello nazionale estendibile a livello locale
«Il risultato che abbiamo raggiunto alle elezioni politiche in Trentino Alto Adige, pur in un quadro nazionale piuttosto critico da molti punti di vista, merita un momento di ritrovo nel quale dire grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto con entusiasmo e convinzione in questa difficile campagna elettorale.»
Con queste parole, l’ex presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha ringraziato i suoi sostenitori al Palarotari di Mezzocorona ed esprimere alcune riflessioni sul risultato delle elezioni e sul futuro del suo progetto politico.
Nell'intervento, Dellai ha sottolineato come il suo progetto politico abbia ottenuto in Trentino il doppio rispetto al resto del paese.
A tutti gli effetti, la posizione di Dellai sarebbe estremamente favorevole a una sua entrata nel prossimo esecutivo, se non ci fosse uno scenario di assoluta instabilità.
Come si sa, infatti, il Centrosinistra e la Lista Monti da soli non sono in grado di esprimere un governo sostenuto da una maggioranza.
Per contro, si assiste a veti incrociati in posizioni all’apparenza irremovibili. Da una parte Bersani vorrebbe allearsi con Grillo, ma il M5S non ne vuole sentir parlare. Dall’altra è Bersani a non volere l’appoggio di Berlusconi. È lo stallo assoluto.
Ciò non toglie che Dellai abbia fiducia in una soluzione mediata, tanto vero che ha accennato all’ipotesi realistica che una delle due presidenze di Camera e Senato venga affidata alla Lista Monti. Verosimilmente la presidenza del Senato, dove Monti è membro in quanto senatore a Vita.
Dellai non ha esitato a descrivere la situazione del Paese che si trova alla soglia di un cambiamento epocale.
Si vada o non si vada a elezioni anticipate, ha detto, le forze politiche hanno capito che devono procedere a cambiamenti più radicali.
Il suo riferimento andava ai leader che sono arroccati nella propria intransigenza. La lotta che c’è stata (e che continua a esserci) tra destra e sinistra impedisce al buonsenso di avere il sopravvento sul proprio orgoglio.
Dellai ritiene probabile che si vada verso un nuovo governo «non politico» col sostegno di (quasi) tutti e che possa portare il Parlamento a votare una nuova legge elettorale (Dellai ritiene devastante quella vigente) e che porti il Paese a nuove elezioni.
Nel frattempo ci sarà la elezione del nuovo Presidente della Repubblica e questo potrebbe giocare un ruolo determinante sul futuro della legislatura appena cominciata.
Certo è che se si pensava di avere con il dopo-voto una visione d’insieme per le prossime elezioni provinciali, a tre settimane dal voto non si è ancora in grado di avere un’idea.
Dellai però ritiene che sia a livello nazionale che a livello locale l’esperimento d’insieme tra PD e Monti possa avere un futuro importante.