Il commento dell’UPT sui risultati delle elezioni politiche

«Contrariamente ai risultati nazionali per quanto riguarda il Trentino l’esito è stato assolutamente positivo»

Si è riunito il coordinamento provinciale dell’Unione per il Trentino, nel corso del quale il Segretario provinciale Flavia Fontana ha rimarcato il grande risultato dell’UPT di domenica scorsa ed ha inviato un commento alle redazioni.

«Nonostante i risultati nazionali abbiano prodotto la peggiore delle conseguenze per il nostro Paese, ossia l’ingovernabilità, – ha detto – per quanto riguarda il Trentino l’esito è stato assolutamente positivo.
«Sono molto orgogliosa e felice del risultato sia come partito (visto che Lorenzo Dellai è stato il più votato in Italia con «Scelta Civica») che per la coalizione di centro sinistra autonomista: entrambi ne escono, infatti, rafforzati e rivitalizzati in vista delle prossime elezioni provinciali, anche perché gli elettori dell’Unione hanno potuto per la prima volta trovare il nostro simbolo sulla scheda del Senato.
«Sono certa – ha continuato Fontana – che Lorenzo Dellai e Vittorio Fravezzi sapranno giocare un ruolo importante anche a Roma, arricchendo di nuovi contributi e nuove sfide anche la dimensione locale.»
 
Dopo aver espresso soddisfazione per aver di nuovo un’importante rappresentanza parlamentare che nell’ultima legislatura era mancata, Fontana ha poi sottolineato il risultato ottenuto da «Scelta Civica» a livello provinciale con una media del 19,55%, media mantenuta quasi uniformemente in tutti i territori con punte che arrivano al 26,85% della val di Fassa, al 24,5% della val di Fiemme, a dati intorno al 24% nel Primiero, in val di Sole, val di Non e nell’altopiano della Paganella, nonché l’ottimo risultato in città di Trento dove il risultato è del 19,54%. Risultati un po’ al di sotto della media invece in Vallagarina, val di Cembra e nell’Alto Garda.
È stato evidenziato anche il forte segnale arrivato dagli elettori.
«È un dato che va guardato con attenzione e che ci impone una seria riflessione su come riuscire a dialogare con chi ha esprimere un malessere reale dei cittadini, – ha concluso il Segretario provinciale. – Inoltre è necessario riuscire a far passare un messaggio di responsabilità e verità per il bene del Paese, così come di rinnovamento della politica attraverso nuovi metodi di partecipazione ed il coinvolgimento di giovani e donne.»
 
Proprio il risultato delle elezioni di domenica scorsa, obbliga ora l'Unione per il Trentino a scelte di grande responsabilità, nei confronti della coalizione di centrosinistra autonomista e nei confronti di tutti gli elettori che hanno dato il proprio consenso alla lista «Scelta Civica».
Nei confronti della coalizione, il coordinamento ha dato mandato al Segretario provinciale di promuovere in tempi stretti un incontro con le altre forze politiche per favorire un percorso di consolidamento dell'alleanza in vista delle elezioni di ottobre.
In secondo luogo, il coordinamento ha auspicato che lunedì prossimo il parlamentino provinciale decida di avviare una fase di confronto, ampia e partecipata, non solo tra i propri iscritti, ma con tutti coloro (a partire dalle forze associative) che si sono riconosciuti nella proposta elettorale guidata da Lorenzo Dellai.
 
Un patrimonio di idee, di proposte, di impegno personale, di dedizione singola e di gruppi, che non può andar dispersa e che l'Upt ha il dovere di contribuire a trasformare in un progetto più ampio per garantire al Trentino una proposta di governo responsabile e coerente con la storia della nostra Autonomia.
È perciò evidente che lo sforzo che nelle prossime settimane ogni iscritto all'Upt sarà chiamato a fare nella direzione di una proposta politica rinnovata e allargata, tutto ciò è incompatibile con altre strade che, ad oggi, paiono prive di un approdo se non quello di costruire un nuovo polo politico di centrodestra.
Chi intende seguire questo percorso, diverso e alternativo a quello da sempre seguito da chi ha militato nella Civica Margherita e nell'Unione per il Trentino, non solo abbandona una tradizione politica fondamentale per il nostro progetto di Trentino, ma si pone anche automaticamente fuori dall'Upt e dalla coalizione di centrosinistra autonomista.