«L’esperienza del Governo Tecnico finisce con le elezioni»
Dellai ha presentato i i candidati della Lista Civica per Monti: «Con noi non passerà mai nulla che possa toccare quelle che definiamo autonomie responsabili»
Lorenzo Dellai ha presentato i nomi dei candidati che scenderanno in politica nella Lista Civica per Monti. Lui compreso, si tratta di 11 persone, delle quali tre sono donne.
Capolista: DELLAI LORENZO |
ANESI MICHELE CARLI MARCELLO CASOLARI ANDREA CONZATTI DONATELLA FAURI PIERLUIGI |
FONTANA FLAVIA MAZZARDIS LUCICH NADIA PIPINATO FABIO STENICO ALBERTO TARFUSSER PETER PAUL |
Va precisato che l’ordine di lista verrà indicato al momento di depositare le liste. L’aspetto è molto importante perché sarà questa scelta a determinare chi entrerà in parlamento.
A quanto ci è dato a sapere, il primo dopo Dellai dovrebbe essere Andrea Casolari, assessore del Comune di Merano, seguito da Marcello Carli, presidente di Italia Futura Trentino Alto Adige.
Con ogni probabilità dovrebbero entrare in parlamento i primi due e quindi Dellai per il Trentino e Casolari per l’Alto Adige. Il primo è stato il presidente della Provincia autonoma di Trento, il secondo ha guidato una lista civica che a Merano è riuscita ad esprimere una volontà politica trasversale.
La definizione dei collegi senatoriali non è ancora avvenuta, perché sono in corso trattative non tanto con le formazioni della stessa coalizione (Fli, Udc e Lista Monti), ma con la Volkspartei il Partito Democratico.
Questo è un aspetto piuttosto singolare perché, così come stanno le cose, al momento si tratta di due formazioni concorrenti, gli uni per Monti, gli altri per Bersani. Insomma, un ossimoro tipicamente politico.
«Noi abbiamo un rapporto eccellente con la Volkspartei, – ha spiegato Dellai. – Se ci sono le condizioni per fare accordi sui collegi senatoriali che valorizzino il percorso che abbiamo fatto insieme in questi anni, io sono molto d’accordo. Devono essere ovviamente condizioni ragionevoli, cioè che consentano a tutti di potersi riconoscere. Le persone devono avere posizioni politiche condivisibili da tutti e col necessario buonsenso. Se queste condizioni non ci fossero, dovremmo prenderne atto. E con rammarico, perché il tutto potrebbe riflettersi in maniera dannosa per la prossima legislatura provinciale.»
«Il tavolo è aperto, – ha aggiunto Casolari, esposto in prima persona. – Abbiamo presentato alla Volkspartei un documento in cui esprimiamo i principi e i valori. Se vengono condivisi, procederemo.
Tornando alla lista per la Camera, la squadra ci pare equilibrata anche se non tutti sono giovanissimi e le donne a bordo sono solo tre.
«Il popolo può anche votare solo donne o solo uomini – abbiamo commentato in conferenza stampa. – Ma un partito, che con questa legge elettorale può decidere chi entri in parlamento, ci saremmo aspettati un rapporto cinque a cinque.»
«Io sono molto convinta che si tratti di un percorso, – ha risposto la candidata signora Nadia Mazzardi Lucich. – Non possiamo oggi pensare al 50-50 quando in Italia abbiamo fatto politiche che non hanno favorito la parità. Le donne non le tiriamo fuori dalle cucine dalla mattina alla sera, dove magari le abbiamo messe insieme con la scusa della genitorialità.
«Le donne sono rappresentate oggi al 21% tra Camera e Senato. Noi siamo tre su 10 e quindi siamo già al 30%. La popolazione femminile è al 51%, per cui c’è tanta strada da fare. Ma, ripeto, abbiamo intrapreso un percorso.»
Abbiamo contestato a Casolari una sua battuta secondo la quale Monti «non è contrario all’autonomia».
Dellai è intervenuto in prima persona, perché da presidente della Provincia ha più volte tenuto testa agli attacchi del Governo Monti.
«Noi saremo inflessibili sui principi che riguardano l’autonomia – ha risposto con fermezza Dellai, – con chiunque, come abbiamo dimostrato in tutti questi anni. Io ho impugnato e contestato scelte fatte dai governi D’Alema, Prodi, Berlusconi e dal Governo Monti. Però non possiamo neanche accettare che si faccia una caricatura delle persone e delle scelte: ci vuole responsabilità.
«Per quanto riguarda il Governo Monti in particolare – ha tenuto a precisare Dellai, – noi siamo coscienti di alcune anche forti contraddizioni espresse da questo governo. Ma quella che proponiamo noi non è la versione Monti aggiornata: la fase dei Tecnici dettata dall’emergenza è finita. Le elezioni la concludono. Parte una fase pienamente politica. E in questa politica la fase dell’Autonomia responsabile, come sta scritto nell’Agenda Monti, è fondamentale per contrastare le spinte centralistiche che con troppa facilità appaiono spesso in questo Paese.»
Guido de Mozzi
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