Anche Gianfranco Fini alla Lectio magistralis Degasperiana
Piuttosto singolare la presenza del Presidente della Camera, ma che merita rispetto
La segreteria della Fondazione Degasperi, nel dare notizia dei tempi affrontati nella Lectio Degasperiana 2012, ha precisato che «in occasione della Lectio a Pieve Tesino interverrà il Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini».
Naturalmente lo statista trentino scomparso si merita l’attenzione di tutti, quindi anche quella di Fini, se non altro perché rappresenta la terza carica dello Stato Italiano.
Non sfugge tuttavia la singolarità dell’avvenimento, perché il partito da quale proviene l’onorevole Fini ha per anni criticato pesantemente Alcide Degasperi, sia quando era in vita che dopo la morte.
Non è un mistero che la grandezza di Degasperi si costruì nel tempo, tanto vero che il monumento di Trento a lui dedicato venne eretto dalla Democrazia Cristiana che lo regalò ai Trentini in segno di riconoscenza. Lo si legge nella targhetta apposta in basso a sinistra della statua.
In altre parole, quando morì, né lo Stato né i Trentini gli riconobbero quei meriti che oggi tutti gli attribuiscono.
Forse anche Fini ha avuto questa metamorfosi culturale, però la nostra idea è un’altra.
È un’opinione, sia ben chiaro, e come tale va presa.
La sua presenza alla Lectio Magistralis è secondo noi un modo per avvicinarsi a Fini che, poco o tanto, sta polarizzando un po’ tutti i movimenti politici che non si riconoscono nella sinistra né nella destra del parlamento.
Nulla di male, infatti, se non fosse che Casini ha messo un’ipoteca alle alleanze.
L’accordo preso con Dellai, infatti, presuppone che l’UDC giri la schiena alla destra e guardi verso sinistra.
Immaginiamo che sia poco per ipotizzare una prima verifica della solidità dell’accordo, ma comunque staremo a vedere.
Ad ogni modo, al di là delle motivazioni, Pier Ferdinando Casini non verrà alla cerimonia.
E perdipiù, Dellai non ha invitato Fini alle celebrazioni di Degasperi di domani, domenica 19 agosto.