Fugatti: Gli scontri di ieri? Tutta colpa della politica «buonista»
Il deputato della Lega Nord si scaglia contro Provincia, Comune e associazioni
Onorevole Fugatti. Ieri Trento è stata al centro di un ennesimo scontro tra cittadini extracomunitari. Scene di violenza cruenta che mal appartengono a una città come la nostra. Il sindaco Andreatta ipotizza l'intervento dell'esercito. Lei che cosa ne pensa?
Il sindaco Andreatta si sta svegliando da un lungo sonno.
Ci fa specie che stamattina dica che occorre chiamare l’esercito quando ormai sono anni che la Lega Nord sostiene che in Piazza Dante e dintorni regna la microcriminalità.
A noi sembra che arrivi troppo tardi la reazione del Sindaco.
La zona di via Pozzo, via Roma, Piazza della Portela è conosciuta da diverso tempo per essere un luogo di spaccio a cielo aperto e Andreatta ci ha sempre risposto che noi fomentavamo la paura e il disagio nei cittadini.
Ci dicevano che era una insicurezza solo percepita, ieri invece abbiamo visto che l’insicurezza esiste perché Trento è stata messa a «ferro e a fuoco» da un centinaio di extracomunitari che in città fanno solo microcriminalità.
La Lega Nord ha avuto ragione e le politiche «buonista» di questa maggioranza, sia in Provincia che in Comune, hanno dimostrato il totale fallimento.
Qui occorre bonificare il capoluogo da questa gentaglia e occorre tagliare tutti quei sussidi e tutte quelle associazioni anche trentine che vivono nel mantenere questi giovani extracomunitari.
Tali associazioni, e sono tante, con la scusa dell’inclusione e della solidarietà percepiscono denaro pubblico trentino per mantenere questi extracomunitari.
Non mi stupirei, infine, se tra quelli che hanno partecipato agli scontri di ieri ci fosse qualcuno degli assistiti dalle associazioni trentine.
Questo pomeriggio davanti a Piazza Dante farete un sit-in. Nei prossimi giorni metterete in atto un'altra iniziativa. Quale?
Abbiamo deciso di organizzare una fiaccolata della legalità per le vie della città perché è ora di bonificare queste realtà del centro storico di Trento che ormai non sono più nelle mani, nel controllo delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale ma ormai sono nelle mani di