Fugatti presenta la «Lista del presidente», capolista Spinelli

Con una nuova concezione: nella lista possono parteciparvi persone valide e di alto profilo, «indipendente dalla loro appartenenza politica»

>
Stamattina è stata indetta una conferenza stampa per informare che il presidente Fugatti e l’assessore Spinelli avrebbero presentato la «Lista Fugatti Presidente».
Ovviamente ci aspettavamo una lista con nomi e cognomi ma, come ci è stato spiegato, i nomi verranno man mano che si presenteranno le persone giuste per farvi parte.
Al momento infatti, oltre al candidato presidente al quale andranno i voti presi dalla lista, c’è solo il capolista, Achille Spinelli.
Fugatti ha tenuto ad annunciare che, se proprio si vuole dare una collocazione politica alla lista, «si tratta di una posizione moderata». Punto. Né di centrodestra né di centrosinistra.
«Con questa lista non vogliamo dare corpo alle ideologie ma ai fatti concreti, – ha precisato il presidente. – I problemi non hanno colore e tanto meno devono essere risolti con logiche di destra o di sinistra. Vanno risolti solo con capacità e buonsenso.»
 

 
Il concetto ci ha meravigliati positivamente perché è una logica che da sempre guida il nostro giornale. L’Adigetto.it non ha mai giudicato in base alle ideologie ma sui fatti, sulle decisioni prese.
Concetto questo che non è mati stato ben compreso dai partiti, perché quando abbiamo lodato o criticato le singole decisioni assunte dalla Politica siamo stati considerati a volte di destra e a volte di sinistra.
In realtà siamo moderati anche noi e certamente non siamo schierati, altrimenti avremmo commesso l’errore di stare sempre da una parte o dall’altra.
Se per un giornale questa dovrebbe essere la regola da seguire sempre, francamente ci era davvero difficile pensare che anche il mondo politico potesse assumere decisioni basate sul semplice buonsenso e non sulle posizioni di Peppone e Don Camillo.
 

 
Ed è qui che Spinelli è riuscito a spiegare nei dettagli la logica che muove la sua lista per restare fedele al concetto che l’ha fatta nascere.
«Non abbiamo ancora nessuno, oltre al mio nome, nella Lista Fugatti Presidente, – ha affermato Spinelli. – Noi vaglieremo tutti coloro che vorranno farvi parte e, se rispondono alle caratteristiche che ci siamo prefissati, li faremo partecipare indipendentemente dal colore di appartenenza
Questa è una novità assoluta. Potranno entrare anche persone di area di centrosinistra (purché moderati) a patto che abbiano profili di alto livello, che siano davvero interessati al benessere dei trentini, che considerino l’autonomia un patrimonio fondamentale e che sappiamo orientarsi alla ricerca e all’innovazione.
Tutti i partiti hanno uomini e donne capaci di giocare un ruolo utilissimo per la comunità trentina. Un delitto lasciarli in panchina.
 

 
Fugatti ha annunciato l’avvio di una campana elettorale per presentare la lista come «Lista del Presidente». Campagna cominciata già oggi (vedi foto seguente) con le affissioni di grande formato negli spazi disponibili in Trentino: Trento, Rovereto e Riva.
Nell'immagine che vediamo, il testimonial è Fugatti. Speriamo che nell'ultimo mese sia Spinelli a fare il testimonial di se stesso perché vorrebbe dire che la campagna ha funzionato.
Seguirà nei tempi successivi la pubblicità negli altri canali della comunicazione, come emittenti private e giornali.
Tutto questo a significare quanto Fugatti ci tenga che questa idea si diffonda nell’opinione pubblica trentina.
Non sappiamo quanto i moderati non di centrodestra possano sentirsi attirati al punto di dimenticare la loro estrazione politica.
Ma ci auguriamo che questa decisione di evitare il muro contro muro, cui assistiamo a Roma tutti i giorni, possa produrre i risultati voluti.

 
 
Ora le nostre osservazioni.
Spinelli ha dimostrato le sue capacità in questi cinque anni e possiamo dire che lui (ci si perdoni il paragone irriverente) è emerso in Giunta come un carico in una partita di briscola.
L’unico dato ignoto sta nel fatto che Spinelli non è stato eletto: è stato scelto da Fugatti come unico componente esterno come permesso dalla legge elettorale trentina.
Non poteva essere scelto di nuovo. In termini di legge sì, ma in termini di etica no. Se proprio ci tiene a fare l'assessore nuovamente, deve scendere in campo e farsi la sua campagna elettorale.
Ci pare evidente a questo punto che a Spinelli andavano stretti tutti i partiti della coalizione.
E per Fugatti c’era solo una strada per convincerlo: creare la lista del presidente, con lui capolista.

Guido de Mozzi