La scesa in campo di Divina consegna la presidenza a Fugatti

Tre candidati di centrodestra avrebbero fatto vincere il centrosinistra e così Gerosa e Fugatti si sono messi d’accordo: lui sarà presidente e lei vicepresidente

I responsabili trentini dei partiti Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, dopo una approfondita analisi della situazione politica del territorio trentino, in accordo con i vertici nazionali, comunicano la loro decisione di sostenere unitamente la candidatura a Presidente di Maurizio Fugatti per le prossime elezioni del 22 ottobre 2023 in Trentino.

La scesa in campo di Divina ha dato il via all’accordo tra Fratelli d’Italia e Lega di Salvini.
Come si sa, infatti, Forte dei sondaggi che davano il suo partito vincente, Francesca Gerosa aveva accettato di candidare alla presidenza della Provincia per il suo partito.
Ovviamente Fugatti ha sempre respinto questa ipotesi. Ammesso che la Gerosa potesse prendere più voti del presidente uscente, i trentini avevano diritto di farsi amministrare dallo stesso presidente per una seconda legislatura. Se nei primi cinque anni ha imparato a conoscere il funzionamento della Provincia autonoma di Trento, è giusto che nei cinque successivi la faccia funzionare al meglio aggiungendo la propria professionalità.
 
Come abbiamo detto più volte, la politica – tolte le variabili impazzite – è una scienza esatta. E Francesca Gerosa rappresentava la variabile impazzita di questa campagna elettorale, esattamente come era capitato a Ugo Rossi cinque anni prima, quando il PD aveva provato a riprendersi la presidenza.
Poi però c’è stata la seconda variabile impazzita, quella di Divina che - sospeso dalla Lega - ha deciso di scendere in campo elettorale puntando a sua volta alla presidenza. Sembrava un assalto alla diligenza di un centrodestra vincente.
Solitamente, quando le variabili impazzite diventano una costante, tutti i giochi sono da rifare.
E invece Divina ha prodotto l’effetto opposto.
 
Conti alla mano, tre candidati del centrodestra alla presidenza avrebbero restituito Piazza Dante al centrosinistra.
Nulla di male, sia ben chiaro, però la situazione ha fatto mettere i piedi in terra a Francesca Gerosa, che ha preso la decisione di buonsenso.
Oltre ad affidare la candidatura della seconda legislatura al presidente uscente, ha deciso di candidare a latere. Farà l’assessore e il vicepresidente, imparando così a conoscere a sua volta il funzionamento della Provincia prima di tentare la scalata.
La legislatura successiva Fugatti non potrà più candidarsi alla presidenza e la poltrona sarà tutta pronta per la Gerosa.
Ovviamente, sempre che tra cinque anni la destra sia ancora in posizione vincente.

GdM