Un bagno di folla per il varo del nuovo progetto unitario

Presentato il progetto politico di fusione tra PATT, Autonomisti e Popolari

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Ben 250 persone nella sala della Cantina La Vis e 500 collegate in streaming.
Questi i numeri della partecipazione alla serata di presentazione del progetto politico unitario fra PATT, Autonomisti Popolari e Progetto Trentino.
Numeri che fanno capire l’interesse e l’attenzione che accompagna questa tappa di avvicinamento alle elezioni provinciali di ottobre, ma che rappresenta anche uno sforzo che va ben oltre l’appuntamento elettorale con l’obiettivo di costruire una casa in grado di rappresentare non solo l’elettorato autonomista che, finalmente supera le divisioni del passato, ma anche il campo popolare che tanto ha dato all’amministrazione del Trentino.
 
E la presenza anche in questa occasione del Presidente Fugatti dimostra la totale sintonia che c’è fra il partito e il leader della coalizione.
Fra i presenti si è respirato un clima di entusiasmo e di determinazione nel far crescere ulteriormente il movimento con la precisa volontà, come detto più volte negli interventi, di essere determinanti nelle scelte che il governo provinciale dovrà prendere nella prossima legislatura per dare risposte ai trentini, ma che in prospettiva intende proseguire la propria azione da protagonista anche in quella successiva.
 

 
A fare gli onori di casa i referenti politici dei tre partiti con Simone Marchiori del PATT che ha illustrato il manifesto valoriale alla base di questa unificazione.
«Ci danno per morti o superati, ma la realtà - ha esordito il segretario politico - è che la sala gremita di questa sera dimostra che evidentemente i valori autonomisti e popolari hanno davvero trovato una casa comune.
E dimostra anche che la base autonomista e quella popolare hanno capito benissimo che questo è il progetto politico a cui dare fiducia.»
 
«La coerenza del nostro progetto è l’adesione ai valori alla base dei nostri movimenti: Autonomia, identità, responsabilità, sostenibilità, sussidiarietà, dinamicità, inclusività e innovazione sono le parole chiave che rappresentano al meglio la nostra storia e il nostro percorso, ma anche gli obiettivi a cui vogliamo mirare.
«Essere coerenti significa avere le idee chiare, guidati dai valori e dall’identità, per incidere sulla società e costruire un Trentino sempre migliore.
«Non significa di certo restare fermi a posizioni personali o ideologizzate che, invece di dare risposte ai trentini, garantiscono eventualmente un posto al sole per pochi eletti.»
 

 
A seguire la presentazione del programma consegnato al Presidente Fugatti, frutto di un grande lavoro di ascolto degli esponenti delle varie categorie economiche e sociali e che va a toccare ogni aspetto cruciale del Trentino, in particolare i nodi più spinosi: dalla sanità ai grandi carnivori, dalla revisione del piano urbanistico all’autonomia differenziata, dalla Regione al welfare, il PATT+autonomisti+popolari ha elaborato delle proposte serie, concrete e attuabili per rispondere ai bisogni dei trentini.
Sulla stessa linea gli interventi di Barbara Balsamo, Autonomisti Popolari, che ha puntato soprattutto sull’importanza della riunificazione autonomista e sulle sfide che, questa nuova compagine, deve essere in grado di affrontare.
 
Determinato anche Silvano Grisenti di Progetto Trentino che, sostenendo l’avvicinamento di nuove leve in politica («noi che abbiamo già dato alla politica dobbiamo avere la doppia responsabilità di fare spazio ad una classe politica giovane, ma anche di aiutarla e consigliarla al meglio») si è rivolto a Fugatti affermando che la squadra delle Stelle Alpine che verrà eletta sarà l’alleato più fedele della prossima giunta, ma anche il più esigente per dare risposte ai bisogni dei trentini.
A chiudere gli interventi che hanno tenuto a battesimo il nuovo progetto politico è stato il candidato Presidente Maurizio Fugatti che si è detto orgoglioso della riunificazione autonomista e pronto a cogliere sfide e suggerimenti presenti nel programma.
 

 
A chiudere la serata gli interventi dei consiglieri provinciali Walter Kaswalder (che ha ricordato in particolar modo la figura di Enrico Pruner e ne ha tratteggiato alcuni aspetti del pensiero assolutamente in linea con il progetto politico appena partito), Lorenzo Ossanna e Mario Tonina.

Particolarmente interessanti gli interventi di Roberta Bergamo a nome delle Donne Autonomiste, di Martino Tisot dei Giovani Autonomisti e del Presidente della Comunità territoriale della Valle di Fiemme Giovanni Zanon.
Chiaro a tutti i presenti un punto fondamentale: quello appena nato non è un semplice cartello elettorale.
 
A Lavis si è percepita una squadra unita, determinata, che crede nel progetto appena nato. I tre partiti lasciano spazio ad un nuovo soggetto: dall’io dei singoli si è passati al noi della squadra PATT+autonomisti+popolari.