L'eredità lasciata da Berlusconi è l'aver sdoganato la destra
E grazie a lui se l'Italia ora può davvero scegliere l'alternanza alla guida del Paese
Devo dire che nella mia vita - che coincide quasi con quella della Repubblica Italiana – non ho mai assistito a un evento funebre così maestoso, così partecipato e così popolare come quello che ha accompagnato la scomparsa di Silvio Berlusconi.
Per i più è stata una cerimonia che il Cavaliere si è meritato in pieno, per alcuni è stata data troppa enfasi, per altri è stata una vergogna.
Non vogliamo citare la titolatura dei giornali come Il Fatto quotidiano e in parte anche la Repubblica, ma certamente i social hanno registrato atteggiamenti di oppositori che si sono dimostrati nemici del cavaliere fino alla fine, e alcuni detrattori hanno commentato «not in my name».
Ai detrattori diciamo che potevano attendere la fine delle celebrazioni. La pietas latina dovrebbe imporre il silenzio per qualche giorno nel rispetto del lutto.
Tanto di cappello invece alla Schlein, sia per la sua presenza al funerale che per le parole che ha pronunciato non appena raggiunta dalla notizia della scomparsa di Berlusconi.
Berlusconi è stato comuqnue un personaggio eccezionale, che è riuscito in tutto ciò che ha fatto.
Ha sconvolto l’economia italiana fin dall’apertura della grande rete televisiva privata. Liberalizzando, ad esempio, la pubblicità che prima la Rai concedeva a spizzichi.
Ma poi ha deciso di fare di più, scendendo personalmente in campo politico con la precisa idea di introdurre la Libertà. In questo modo però ha generato gli anticorpi che hanno provato a distruggerlo. E certamente se non avesse avuto il patrimonio e la determinazione che aveva, sarebbe stato fagocitato dal sistema.
Ed è qui che vogliamo focalizzare il ruolo storico di Berlusconi.
Dopo il ventennio fascista, la tragica guerra mondiale e la truce guerra civile che ne seguì, la Repubblica Italiana nacque con una stupenda costituzione, ma anche con una solida portante generalizzata di sinistra.
Comprensibile, per carità, a reazione del fascismo appena estinto, che però ha ghettizzato tutto quello che non era di sinistra. La scuola, la letteratura, la comunicazione, la cultura, l'istruzione, l’arte e la politica dovevano essere di sinistra altrimenti si passava da fascisti.
Ed è qui che Berlusconi ha fatto la sua imponente irruzione nel sistema.
Era finita la Prima Repubblica ed era sceso in campo. Per gli italiani lui appresentò il sogno del cambiamento, con la logica dell’alternanza.
Ma i sogni muoiono proprio all’alba e gli incubi durano anni.
Non appena nominato Presidente del Consiglio, la Procura della Repubblica gli fece avere un avviso di garanzia proprio nel mezzo del G8 convocato per trovare una comune collaborazione per combattere le mafie e la criminalità organizzata.
Fu uno schiaffo a Berlusconi, ma ancora di più lo fu per gli italiani, sputtanati di fronte all’intero mondo civile.
Oggi sappiamo con certezza che c’era un preciso disegno volto a impedire a Berlusconi di governare il Paese.
Ma Berlusconi tenne duro e per 30 anni condizionò la politica dell’Italia, a volte vincendo, a volte perdendo. Senza mai mollare.
Insieme a Forza Italia crebbero altri partiti di destra, come la Lega e Alleanza Nazionale.
E arriviamo al giorno d’oggi. Forza Italia e la Lega hanno perso voti a favore di Fratelli d’Italia, partito nato dalle ceneri di Alleanza Nazionale.
Ma è questo il punto che noi vogliamo accreditare a Berlusconi: gli italiani si sono smarcati dalla sinistra e hanno deciso di votare per le persone alle quali credevano di più.
Insomma, essere di destra non è più un sacrilegio. E i giornali possono giudicare i fatti e non le ideologie.
E, a quanto pare, la Meloni se la sta cavando benissimo, senza essere sovranista. Ha solo cambiato direzione.
Va da sé che le sinistre continuano a considerare scandaloso che il paese sia governato dalle destre, ma in realtà ormai è chiaro che l’obiettivo resta lo stesso anche per le destre: l’interesse del Paese.
Insomma questa è l’eredità che ci ha lasciato Berlusconi: ha sdoganato la destra.
Per esprimere il concetto ad colorandum, se oggi i comunisti non mangiano più i bambini, le destre non sono più fasciste.
Guido de Mozzi