Sciolte le Camere, si voterà domenica 25 settembre

Quali sono i poteri del Governo Draghi finché non verrà sostituito dal nuovo governo. Non potrà presentare la Legge finanziaria, ma potrà concludere i decreti approvati

Mattarella ha accettato le dimissioni di Mario Draghi e ha sciolto le Camere.
Come prevede la Costituzione, le elezioni vanno tenute entro 70 giorni dallo scioglimento e pertanto ha fissato tale data per domenica 25 settembre.
Quindi ha incaricato il presidente del Consiglio dimissionario di restare in carica per «il disbrigo degli affari correnti» finché non verrà sostituito dal presidente del Consiglio nominato dal nuovo parlamento.
Ma quali sono i poteri di un presidente del Consiglio dimissionario?
 
Non potrà firmare Decreti Legislativi, che sono quelli che vanno in esecuzione di leggi delega del Parlamento. Non è una cosa da poco, perché il Governo Draghi aveva ottenuto le delega per la riforma della Giustizia e per la riforma fiscale. Quindi non potrà presentare la legge finanziaria per il 2023. Addio alle istanze di Salvini sulla Flat Tax e sulle cartelle in sofferenza.
E, se il nuovo governo non dovesse essere eletto per tempo, tornerà pure in vigore la Legge Fornero per cui si andrà in pensione a 67 anni.

Però l'esecutivo potrà firmare decreti legge se si dimostrassero necessari. Le Camere, infatti, anche se sciolte, sono appositamente convocate per la conversione. Per scendere nei dettagli, il «decreto accise» annunciato per fine mese, sarà possibile attuarlo se il Parlamento lo approverà, cosa che diamo per scontata.
Inoltre dovrà (non potrà, dovrà) portare a compimento gli «atti indefettibili», ovvero quegli obblighi dettati da un meccanismo automatico. Ad esempio, l'Italia non può smettere di pagare il debito pubblico.
Potrà e dovrà emanare tutti i decreti legislativi attuativi di deleghe già approvate dal Parlamento, che è una quota parte importante dell'attuazione del Pnrr.

Ovviamente deve portare avanti tutto ciò che consente di far funzionare la macchina amministrativa del Paese, per esempio non si può smettere di fare passaporti, E così via.
Infine dovrà dare attuazione del diritto comunitario e degli obblighi europei.
 
A giorni dovrà essere emanata una direttiva della presidenza del Consiglio dei ministri che definirà in concreto gli ambiti di intervento del governo dimissionario.
Come dire che dovranno esserci soluzioni alle quattro emergenze citate da Mattarella: economica, pandemica, sociale, e quella legata alla guerra, compreso eventualmente il prossimo decreto armi.
Di contro, essendo esclusi «tutti gli atti politici come i disegni di legge e le richieste politiche, saranno preclusi anche gli atti discrezionali.

GdM