I sondaggi promuovono il presidente Fugatti al 65%

Ma attenzione, non è un sondaggio elettorale: è solo la valutazione del suo operato

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La Lega del Trentino ha svolto un sondaggio per conoscere l’atteggiamento degli elettori Trentini in vista delle elezioni che si svolgeranno nell’ottobre del prossimo anno.
In pratica hanno voluto conoscere il grado di gradimento del presidente della Provincia autonoma di Trento dopo quattro anni di governo e l’accettabilità di una eventuale lista civica sostenuta dal Presidente.
In linea generale, i trentini sono soddisfatti sulla qualità della vita. Per la precisione, il 51% ritiene che la qualità sia rimasta uguale (il che è già positivo in tempi come questi), mentre il 16% è convinto che la qualità della vita sia meravigliata. Il 33% dice che la qualità è peggiorata.
Quanto alla notorietà del presidente Fugatti, è quasi totale. Anzi, è strano che ci sia un 3% del centrosinistra che non sappia chi sia, mentre è addirittura del 5% la quota del centrodestra che non sa chi sia. Amen.
 
Sull’operato di Fugatti, l’atteggiamento della popolazione è molto positivo.
Il 15% degli intervistati ritiene che Fugatti sia un pessimo presidente, mentre il 20% lo ritiene insufficiente.
Però il 43% degli intervistati lo ritiene discreto e il 22% lo trova addirittura ottimo.
Insomma, il 65% gradisce Fugatti.
La cosa da sottolineare, ad onor del vero, è che il sondaggio è stato somministrato prima che Fugatti ottenesse il successo di Vasco Rossi e prima ancora che il Festival dell’Economia da lui rivisto insieme al Sole 24 Ore offrisse i risultati che ha dato.
 
Per quanto riguarda l’ipotetica lista civica che potrebbe essere sostenuta dal presidente, possiamo dire che il 15% è favorevole, sia pure in misura diversa.
Anche qui dobbiamo fare una precisazione. Non si tratta di un sondaggio elettorale, quindi semmai se ne dovrà fare un altro tra un anno e prima dei divieti di legge.
Inoltre, il risultato elettorale non dipende solo dai risultati ottenuti dal presidente Fugatti. Quattro anni fa ce l’ha fatta perché il PD aveva rotto con il PATT. Per la prossima tornata elettorale si dovrà vedere se le formazioni antagoniste troveranno la quadra per far fronte contro di lui.