Concluse le votazioni, falliscono i referendum
I risultati delle amministrative si conosceranno lunedì pomeriggio, per ora gli exit poll danno tre città al Centrodestra e due vantaggi al Centrosinistra
Il sondaggio elettorale di domenica 12 giugno lascia parecchia delusione.
Non tanto per i risultati, quanto per la scarsità di affluenza al voto registrata alle 23, chiusura dei seggi.
I referendum sono falliti, non essendo riusciti a raggiungere neanche il 20%, quando sarebbe stato necessario il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
I votanti per le amministrative hanno raggiunto il 55%, un risultato che dimostra quanto poco agli italiani importino oggi le proprie istituzioni locali.
Lo spoglio delle schede amministrative inizierà nel pomeriggio di lunedì.
Per il momento si conoscono gli exit poll, che danno al centrodestra le città di Genova, Palermo e L’Aquila.
Sorpresa a Verona, dove probabilmente si andrà al ballottaggio, con il candidato di centrosinistra che risulta avvantaggiato rispetto a quello di centrodestra.
Nessuna sorpresa invece per il vantaggio registrato a Pama dal Centrosinistra.
Per quanto riguarda i referendum abrogativi, dopo l’ebbrezza della stagione dei referendum attivati da Mariotto Segni (figlio dell’ex presidente della Repubblica Antonio Segni) che erano riusciti ad abrogare di tutto (compreso il Ministero dell’Agricoltura, che adesso deve chiamarsi Ministero delle politiche agricole), non hanno più raggiunto il quorum.
L’istituzione deve essere rivista. Sta bene imporre un quorum del 50% più uno, ma non più degli aventi diritto al voto. Il quorum va calcolato sulla media dell’affluenza al voto registrata negli ultimi dieci anni.
Se c’è il dubbio che possa passare, andranno a votare anche quelli che vogliono che tutto rimanga come prima.