Berlusconi non si candida alla Presidenza della Repubblica
A questo punto le due candidature più probabili per il Quirinale sono Mario Draghi o Pier Ferdinando Casini
Alla fine Berlusconi ha sciolto la riserva e ha deciso di non candidare alla Presidenza della Repubblica.
La motivazione ufficiale è che non vuole rappresentare la divisione del Paese. La ragione più probabile è la mancanza di voti sufficienti per farcela. Qualcuno sospetta che alla base della scelta ci siano problemi di salute, speriamo di no.
Adesso il Centrodestra deve trovare un sostituto. Il che non è una cosa semplice, perché Berlusconi era considerato il leader indiscusso del Centrodestra.
La persona più titolata per salire sul colle a questo punto dovrebbe essere Draghi. E su questo sarebbero d’accordo sia Letta che Berlusconi, ma Fratelli d’Italia non gradisce Draghi e i 5 Stelle temono il ricorso alle urne col il cambio di governo.
Secondo noi, tuttavia, se Draghi desse la sua disponibilità, verrebbe eletto già alla prima consultazione.
Berlusconi però auspica che Draghi rimanga al suo posto.
E in questo caso l’unica credibile alternativa a Draghi sarebbe Casini, figura istituzionale di alto livello.
Pier Ferdinando Casini è nato a Bologna il 3 dicembre 1955.
Nel corso della sua lunga carriera politica è stato Presidente della Camera dei deputati nella XIV Legislatura.
Nella XVII legislatura è stato Presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche.
Parlamentare dal 1983, con 38 anni consecutivi da deputato e senatore è, al 2022, il politico con alle spalle la più lunga esperienza tra quelli presenti nei due rami del Parlamento italiano.