Elezioni amministrative: il centrodestra ha disertato le urne
I sostenitori del M5S tornano a votare PD, che conquista Milano, Bologna e Napoli. Torino e Roma vanno al ballottaggio – La Calabria è di centrodestra
Le elezioni amministrative si sono concluse e, a parte gli ultimi ritocchi, i risultati sono definitivi.
Il dato principale sta nell’affluenza al voto, che è crollata: si ferma al 54,64%, mentre cinque anni fa registrava il 61,52%.
E questo dato sta a significare non tanto la disaffezione al voto, ma la delusione di certi elettori nei confronti dei candidati presentati dai partiti che li sostengono.
Per essere più chiari, gli elettori del centrodestra non hanno gradito in pieno i candidati proposti per Roma, di Napoli e di Milano. E non sono andati a votarli.
Il centrodestra deve meditare su questo. I sondaggi non avevano mentito, ma come abbiamo detto più volte, alle amministrative si vota la persona e non i partiti.
Letta ha ragione a cantar vittoria, ma si tratta di una vittoria di Pirro. Alle elezioni politiche le cose sono diverse.
Bologna non poteva andare al centro destra. A Milano Sala non aveva un contraltare della sua portata. Napoli ha dimostrato che PD e M5S possono stare insieme.
Il centrodestra porta a casa la Calabria, grazie al sostegno di Berlusconi. Il quale Berlusconi ha dimostrato che senza di lui la coalizione non fa grandi scelte.
Certamente Salvini e la Meloni devono fare l’esame di coscienza, perché se i loro sostenitori non sono andati a votare è perché i due leader scelti da loro non sono stati all’altezza.
Ma siamo certi che in questi casi salteranno fuori i carichi e le briscole. Leader della Lega come Zaia e Giorgetti sono cresciuti molto e non resteranno a guardare.
Il Movimento 5 Stelle è praticamente scomparso. I suoi simpatizzanti sono tornati a votare PD. Valori minimali quelli segnati dai candidati sindaco M5S da soli.
La Raggi sostiene di aver fatto un miracolo, evidentemente pensando di prendere meno voti. Ed è stata superata anche da Calenda. In realtà è stata lei una delle ragioni del crollo del movimento, l’esempio della incompetenza.
Se, come dicevamo, gli elettori del M5S sono passati a votare PD, a Roma vincerà il candidato del centrosinistra Gualtieri, perché anche chi ha votato Calenda probabilmente adesso voterà per lui.
Buon risultato dunque per Michetti, ma che probabilmente non lo porterà alla poltrona di sindaco.
Anche Torino si andrà al ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra. E qui è più probabile che vinca il centrodestra.
La Meloni, delusa dal risultato, annuncia la sua strategia: eleggere Draghi alla Presidenza della Repubblica, così si andrà a votare. Le politiche sono tutt’altra cosa.
GdM