Verso le elezioni del 20/21 settembre 2020 – Di Damiano Luchi

Intervista all'Avvocato Roberta Pedrotti candidata per lista civica Trento unita, Merler Sindaco

Avvocato Roberta Pedrotti, è la Sua prima volta in politica?
«No, come espressione del pensiero liberale riformista avevo già candidato anni addietro, appoggiando un candidato di centro sinistra.»
 
Non le pare una contraddizione candidare ora, in una lista civica che appoggia candidato sindaco di centro destra?
«No. Io sono stata sono e rimango una liberale e lei saprà che il liberalismo è un movimento portatore di principi fondanti la democrazia, senza una precisa collocazione nello scacchiere politico. I principi liberali sono talmente importanti che se ne sono fatti portavoce sia esponenti di destra e di sinistra.»
 
E per quanto la riguarda?
«Per quanto mi riguarda credo che i diritti dell’individuo devano trovare nella comunità il miglior modo per esprimersi e la comunità viene gestita dalle istituzioni.
«In una situazione di buon governo la comunità cresce e si sviluppa grazie anche a nuove tecnologie od infrastrutture volute dalle istituzioni e tenendo conto delle nuove esigenze del singolo.
«Quello che vedo è che la precedente giunta poco ha fatto, ha tergiversato, non si è assunta la responsabilità di certe decisioni, insomma non è stata al passo con i tempi, dunque credo sia giunto il momento di portare linfa nuova, gente nuova con entusiasmo che accetti la sfida di questo problematico momento storico.
«Aggiungo che non tutto è da buttare: vi sono stati politici che hanno lavorato bene, bloccati però da veti incrociati della maggioranze che hanno di fatto bloccato anche le buone iniziative.»
 
A cosa si riferisce in particolare?
«Mi riferisco ad esempio alla rinascita della destra Adige, al fiume Adige come parte della città, al forno crematorio, alla zona del commiato laico…
«Si figuri che di ciò se ne parlava nel 2007 - 2008 quando candidavo con i Leali e solo nel febbraio 2020 (!) è stato approvato.
«Non parliamo poi della Funivia del Bondone. 50 anni per decidere!
«Ora è nel programma elettorale di tutti.»
 
Per quanto la riguarda vi sono temi specifici che le stanno cuore?
«Da buona liberale i diritti dell’individuo nei vari contesti e dunque delle donne mamme, il diritto all’istruzione e all’asilo anche nella formazione di scuole private o tagesmutter, la protezione degli anziani e l’aiuto alle famiglie che hanno un genitore malato da gestire per non parlare degli accessi alla professione e alla proprietà che devono avvenire in modo rapido ed esaustivo.»
 
E per quanto riguarda la riqualificazione della città?
«Vi sono spazi lasciati a loro stessi che devono trovare nuova vita.
«Trento è una splendida città che deve ritrovare la propria essenza e peculiarità, non dimenticando il proprio passato.
«Uno tra tutti l’ex deposito dell’Atesina: area dei Solteri vicino alla tangenziale e circondata da palazzi.
«L’area nord della città non possiede spazi che la personifichino e fungano da punti di aggregazione e finito l’orario di lavoro l’area si svuota ed è lasciata a se stessa. Io auspicherei, in un’ottica di congiunzione tra il centro storico e la parte nord di Trento di creare un punto baricentrico della città: un mercato coperto che la città non ha.
«Già esistono metrature ampie , spazi coperti con strutture a volta in cemento armato e dunque senza buttare il passato, realizzare spazi coperti che diventino punto attrattivo e di scambio: ho già verificato la fattibilità con l’ing. Pietro Todesco e qui potrebbero trovare sede piccoli negozietti, punti vendita di prodotti locali, magari il distaccamento di qualche azienda di valle che non ha sufficiente visibilità e qualche colorato punto di ritrovo per aperitivi e svago.»
 
Come vuole chiudere questo incontro?
«Augurandoci che al di là degli schieramenti la gente capisca che la realtà è cambiata e occorre gente nuova, motivata e competente che può finalmente fare la differenza per Trento.»
 
D.L.