Verso le elezioni del 20 settembre – Di Damiano Luchi

A Trento scende in campo più motivata che mai Gabriella Maffioletti per Forza Italia



Signora Maffioletti, si può presentare e parlare un po’ di lei?
«Sono nata a Taio nel 1958, ho lavorato in ambito amministrativo e da molti anni faccio politica.
«Sono stata Consigliera comprensoriale e successivamente Consigliera comunale a Trento dal 2009 al 2015.
«Il fulcro della mia azione politica è l’ambito del sociale.
«Ho sempre avuto a cuore la situazione di difficoltà in cui versano molte persone, che in realtà può riguardare chiunque di noi.
«Rimanere invischiati in certe pastoie o subire taluni soprusi è esperienza durissima e che non auguro a nessuno.»
 
Perché ha deciso di candidare con Forza Italia?
«Questo partito incarna i valori di liberalità, equilibrio e moderazione che mi sono propri.
«Non c’è bisogno di urlare per farsi sentire. Serve insistere con impegno, tenacia e coerenza sulle questioni che più toccano la gente comune, che spesso sono lontane e altre rispetto ai grandi temi che occupano giornali e televisioni.
«Il cittadino spesso si sente lontano anni luce dai teatri del potere, ed ha la sensazione che le decisioni lì prese non tengano conto del cosiddetto “Paese reale”.
«Mi propongo di essere l’anello di congiunzione tra il cittadino e il palazzo, di modo cda fungere da vero altoparlante per le necessità della gente comune.
«Una amministrazione che sia amica dei cittadini, delle categorie economiche, delle associazioni, dei comitati spontanei e ne sappia raccogliere e coniugare le esigenze per dare corso ad una amministrazione partecipata e non subita e per avvicinare finalmente il mondo della società reale al mondo della polis che deve ritornare a conquistare la fiducia dei cittadini i quali devono percepire chiaramente che il Comune è un ente a loro prossimo e a loro vicino!»
 
Cosa le piacerebbe proporre agli elettori?
«Intanto vorrei sollecitare una riforma dei servizi sociali, fino ad oggi appannaggio quasi esclusivo degli assistenti sociali, che non di rado sono alieni rispetto alle situazioni effettive delle famiglie in difficoltà.
«Le decisioni, purtroppo, sono spesso prese non nell’interesse del bambino ma in quello di certe cooperative che entrano in scena successivamente.
«A tutto ciò si deve porre fine e rimedio, con una revisione completa dei meccanismi del settore, con progetti condivisi e partecipati con l’utente che deve poi dare un riscontro di qualità rispetto al servizio erogato.
«Al centro del mio programma c’è la famiglia come nucleo fondante della società e per questo mi impegno a sostenerla con misure economiche e sociali che escano dall’ottica del potere e della prevaricazione.
«Famiglia è anche ciò che riguarda il mondo dei giovani che devono ricredere nel futuro impegnandosi con idee innovative giovani che abbiano una prospettiva curriculare ed esperienziale vasta e multiforme proiettata nel mondo lavorativo a cui sentono di poter ambire con i loro talenti e le loro competenze e luoghi di aggregazione sani per loro recuperando locazioni e sedi comunali dismesse o sottoutilizzate.
«Partire da una forte operazione di ascolto e di compartecipazione del settore dei diversamente abili per capire le loro necessità e fornire loro tutta una serie di supporti alla rete familiare e diretta a valorizzare le risorse che spesso sono insite in soggetti dichiarati invalidi ma che possono esprimere delle loro particolari abilità in determinati ambiti lavorativi ed occupazionali.
«Stiamo inoltre avendo una popolazione sempre più longeva e pertanto vanno riproposte e ripensate delle politiche casa e assistenziali variegate e diversificate che vadano a dare risposte ai familiari che assistono anziani e agli anziani single che devono poter trascorrere i loro anni in ambienti quanto più possibile che ne permettano l’accudimento o nelle mura domestiche o in residenzialità capaci di ospitare l’anziano rispettandone il grado di dignità e di decoro.»
 
Cosa pensa della candidatura a sindaco di Andrea Merler?
«È uomo di esperienza consiliare, professionalità di rilievo e rappresenta in maniera tangibile quei valori che sono propri della nostra coalizione.
«Moderazione, volontà di promuovere l’imprenditorialità, attenzione alla famiglia. Si può dire che i valori storici della Trento da sempre contraria ad un governo le cui sigle partitiche sono cambiate ma la cui matrice ideologica è rimasta sempre ancorata spiccatamente ad una impronta culturale di matrice comunista che amministra poi i settori cardine della pubblica amministrazione secondo la logica della sinistra di governo, siano perfettamente rappresentati dall’avvocato Merler e dalle forze che lo sostengono.»

Damiano Luchi